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Comunicare la parità di genere. Analisi del settore bancario italiano

Comunicare la Corporate Social Responsibility per la parità di genere

Come visto nei paragrafi precedenti, la realizzazione della gender equity dipende da differenti variabili socioculturali. Infatti, con quest’espressione si intende l’uniformità dei diritti, delle responsabilità e delle opportunità spettanti a tutti (UE, 2007). È opinione condivisa che un mondo più equo sarebbe anche un mondo più sostenibile (Daily, Dasgupta, Bolin, Crosson , 1998; Ehrlich P.R., Ehrlich A.H., 2005). La dimensione dell’equità costituisce, infatti, uno dei principi cardine dello sviluppo sostenibile (Airoldi, Brunetti, Corbetta e Invernizzi, 2005) e il superamento delle discriminazioni può determinare significativi riflessi positivi sotto il profilo sia dell’equità, che della coesione sociale, condizione necessaria per la realizzazione dello sviluppo sostenibile e del benessere della popolazione. Pertanto la discriminazione di genere rappresenta una minaccia per il valore di libertà, di democrazia, di rispetto dei diritti dell'essere umano e delle libertà fondamentali sui quali si fonda l'Unione Europea.
Di fatto, le cause di una scarsa sostenibilità nelle politiche di sviluppo e di una sostanziale ineguaglianza di genere sono strettamente correlate: entrambe derivano da modelli di crescita principalmente finalizzati alla massimizzazione dei risultati economici nell’immediato, attraverso l’eccessivo sfruttamento sia delle risorse naturali sia delle risorse umane, a scapito degli impatti socio- ambientali del proprio agire (Wichterich, 2012). Tali sentieri di crescita si basano su una sostanziale disparità di genere che si traduce in un minore costo del lavoro femminile rispetto a quello maschile e in minori costi sociali legati a una più ridotta tutela delle lavoratrici madri. Viceversa, l’attenzione per la crescita nel lungo periodo e per l’uso consapevole delle risorse in base alle legittime aspettative di una variegata molteplicità di soggetti enfatizza le relazioni reciproche fra lo sviluppo economico e le problematiche afferenti la salvaguardia dell’ambiente ed il ruolo degli attori sociali nel processo di crescita e nella promozione dei diritti umani (Gennari, 2015).

Da diversi anni le aziende hanno acquisito una sensibilità e una voglia di condivisione dell’obiettivo della parità di genere, ritenuto come un elemento essenziale per il benessere generale e la crescita economica. Le strategie aziendali devono essere improntate nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, che porti valori contemporaneamente alle tre grandi dimensioni: quella economica, sociale e ambientale, e che coinvolga tutti gli attori pubblici e privati nel proseguimento di condizioni di equità inter/intra generazionale, di giustizia e di coesione sociale. Si tratta di creare le condizioni affinché tutte le persone possano vivere una vita libera e dignitosa, in cui a tutti vengano riservati i medesimi diritti e le stesse opportunità di crescita e di miglioramento della qualità della loro vita. Si promuove quindi, una sostenibilità aziendale che non si limiti soltanto agli aspetti connessi ai processi attuati e ai prodotti offerti, ma si estenda anche al sistema di governance adottato. Tale concetto pone l’attenzione sulla Corporate Social Responsibility, che nonostante dipenda da una scelta volontaria da parte delle aziende, è riconosciuta essere un comportamento socialmente responsabile, una “leva strategica” per la competitività, il successo duraturo e per ridurre gli impatti (Casalegno e Civera, 2016).
Con l’approccio triple bottom line, le aziende ampliano il framework di riferimento decisionale, in quanto la responsabilità degli organi di governo non si può limitare all’ottimizzazione di singoli obiettivi di performance economica o ambientale o sociale, bensì deve contemplare uno sviluppo armonico delle tre dimensioni. Perciò, un’azienda orientata allo sviluppo sostenibile deve essere consapevole delle responsabilità manifestate nei confronti di ampie categorie di stakeholder ed adottare sistemi di governo finalizzati all’ottimizzazione di un insieme coerente di performance economiche, sociali ed ambientali (Rusconi e Dorigatti, 2004). La necessità di attivare processi di stakeholder engagement, ovvero un processo sistematico di dialogo e coinvolgimento dei principali interlocutori sociali dell’organizzazione nella formulazione delle politiche o strategie aziendali (Cucari, 2019), assume, quindi, sempre maggior rilievo per le imprese. In sintesi, si ha prova che le questioni di uguaglianza di genere o diversità sul posto di lavoro stanno diventando sempre più importanti nelle linee guida di rendicontazione relative alla CSR. Tuttavia, la rendicontazione e il management della responsabilità sociale non bastano per il coinvolgimento degli stakeholder; è necessario che comunicazione e CSR siano coerenti tra loro per evitare la trappola dell’over o under communication e del purplewashing.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Comunicare la parità di genere. Analisi del settore bancario italiano

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Spinapolice
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Torino
  Facoltà: Comunicazione Pubblica e Politica
  Corso: Scienze della comunicazione sociale e istituzionale
  Relatore: Stefania Stecca
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 127

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