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Innovazione tecnologica: il conflitto fra Apple e Samsung in Corea del Sud

Conflitto fra Apple e Samsung

La concorrenza astiosa tra i due colossi tecnologici inizia nell’aprile del 2011 a partire già dall’espansione dei primi iPhone, nel momento in cui i legali di Apple prendono la decisione di accusare l’azienda coreana Samsung colpevole di aver copiato funzionalità, tecnologie e design dei propri prodotti dell’iphone e dell’ipad. Di conseguenza, l’azienda coreana in seguito alla perdita della maggior parte delle cause è stata costretta a pagare 1,05 miliardi di dollari per aver appositamente e consapevolmente copiato tre brevetti come lo zoom ad un solo tocco ed il bounce- back.13
L’azienda coreana risponde rapidamente senza farsi attendere, difatti poco dopo, accusa la Apple per la violazione di dieci brevetti di proprietà Samsung, tra cui la tecnologia wireless necessaria all’accesso Internet e il modulo 3G richiedendo inoltre la visione dei modelli futuri marchiati Apple per effettuare un confronto e verificare chi stesse copiando chi. Samsung raggiunge un pareggio sostanziale ed Apple è costretta a saldare una multa di 40 milioni di dollari per la violazione di due brevetti (Goldstein, 2013)

Nel mese di agosto del 2011 arriva la prima sentenza nel momento in cui un tribunale tedesco prende la decisione di sospendere le vendite del Galaxy Tab 10.1 in tutti gli stati d’Europa escludendo l’Olanda, poiché sospettato di infrangere un brevetto industriale sul design depositato dalla concorrente americana. Di conseguenza, Samsung risponde a tale decisione ritirando il nuovo Galaxy Tab 7.7 dal proprio stand all’IFA di Berlino14 . Nello stesso anno, immediatamente dopo il rilascio dell’iPhone 4s, un tribunale australiano richiama la questione emettendo una nuova sentenza che ribadisce ciò che precedentemente era stato comunicato dal tribunale tedesco. A seguito di tale avvenimento, mentre il Galaxy Tab 10.1 ha ripreso ad essere commercializzato in Europa, viene bensì sospesa la vendita del prodotto nel continente australiano. Similmente a come era già avvenuto in precedenza, Samsung si oppone a tale provvedimento e di conseguenza procede con la richiesta di visionare le sorgenti del firmware dell’iPhone 4s e la sospensione delle vendite dello smartphone marchiato Apple in Australia.

Nei mesi successivi, si assiste ad una serie di posticipazioni e rinvii, i quali non sono stati in grado di condurre ad una decisione conclusiva, portando esclusivamente all’intensificazione del conflitto. Di fatto, nel 2012 la Apple presenta in tribunale una documentazione scritta da un funzionario di alto calibro dell’azienda coreana; tale documento afferma che il successo dell’iPhone avrebbe potuto arrecare conseguenze critiche all’azienda e che tale prodotto sarebbe stato “facile da copiare per superare la crisi di design” ( notizia data dall’agenzia di stampa americana Routers nel 2012, www.reuters.com). Alla fine del processo, il tribunale di San Josè (California) stabilisce le colpe dell’azienda coreana Samsung in merito alla violazione dei brevetti imponendo conseguentemente un risarcimento di un miliardo di dollari, il quale è stato successivamente ridotto a 600 milioni poiché una parte dell’ammontare è stata ritenuta non giustificata.

Nel 2013 si assiste ad un’ulteriore episodio di conflitto fra i due colossi tecnologici che vede la vittoria giudiziaria del colosso americano Apple; l’azienda coreana Samsung è stata costretta a pagare 290 milioni di dollari per violazione dei brevetti.
Negli anni seguenti, la multinazionale coreana Samsung decide di saldare una parte dei danni facendo quantunque ricorso alla Corte Suprema15 per puntualizzare il fatto che i risarcimenti erano stati stabiliti in maniera disonesta. In precedenza, vigeva un principio secondo cui per l’infrazione di una percentuale minima di brevetto andava pagato un indennizzo pari al 100% dei profitti generati dall’intero prodotto copiato; tale principio è stato contestato dai legali dell’azienda coreana Samsung. Nel 2016 la Corte Suprema dichiara il colosso coreano Samsung come “non colpevole” rimandando il caso al tribunale di San Josè in California. A tal proposito, la giuria californiana, dopo aver verificato attentamente i danni sulla base dei singoli componenti responsabili della violazione dei brevetti (e non alle vendite degli Smartphone di marca Samsung) ha condannato la multinazionale coreana a 539 milioni di dollari di risarcimento.



13 Messaggio di posta elettronica che notifica al mittente la mancata consegna di un messaggio. Tale messaggio si riceve all’indirizzo e-mail che è stato utilizzato per l’invio.
14 Fiera internazionale di elettronica
15 Massimo organo giudiziario nel territorio statunitense

Questo brano è tratto dalla tesi:

Innovazione tecnologica: il conflitto fra Apple e Samsung in Corea del Sud

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Informazioni tesi

  Autore: Carla Mae Compra
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Lingue e Civiltà Orientali
  Corso: Lettere
  Relatore: Antonetta Bruno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 37

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