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Tertulliano lettore di Ireneo nella polemica contro i valentiniani

Conoscenza diretta e indiretta del valentinianesimo

Eusebio cita alcune opere di Giustino andate perdute; un Syntagma contro le eresie e uno scritto contro Marcione (anche Ireneo conosce e cita il Contro Marcione di Giustino).
Giustino peraltro già nel Dialogo con Trifone, in cui è impegnato nella polemica contro i giudei, avversari dei cristiani non meno dei pagani, incentra la sua discussione sull’Antico Testamento, analizzando i principali passi di contenuto messianico con lo scopo di dimostrare che quei preannunci profetici si fossero verificati in Cristo; in questo modo egli rivendicava l’Antico Testamento come Sacra Scrittura dei cristiani contro gnostici e marcioniti, che erano in polemica contro il giudaismo e contro il Dio veterotestamentario. Giustino scrisse anche un’opera sull’Anima che, sebbene non fosse con esplicito indirizzo antignostico, trattava questioni di particolare interesse nel dibattito con gli gnostici, come appunto quelle dell’anima e della risurrezione.
Anche se ne è contestata l’attribuzione da parte di Giovanni Damasceno nei Sacra Parallela, è comunque da ricercarsi la paternità di uno scritto Sulla Risurrezione entro la cerchia dei diretti discepoli dello stesso Giustino, in cui l’autore incentra il suo discorso sulle obiezioni dei pagani alla risurrezione della carne.
Sempre da Eusebio ricaviamo indirettamente il pensiero dell’apologista Milziade, a sua volta citato dall’Anonimo antimontanista, un innominato autore che scrisse contro i montanisti, di cui Eusebio riporta alcuni frammenti. l’Anonimo riassume l’obiezione mossa da Milziade ai montanisti così: Milziade sosteneva che la profezia sospendesse le funzioni intellettive, svolgendosi in stato di incoscienza, quando ciò non avveniva nei veri profeti, cioè quelli veterotestamentari. Oltre a una Apologia, perduta, Milziade scrisse anche due opere, indirizzate una Contro i greci e l’altra Contro i giudei, sempre secondo notizia di Eusebio, anch’esse andate perdute, delle quali forse la prima trattava argomenti simili a quelli di altre due opere dello Pseudo-Giustino: la Cohortatio ad Graecos e la Oratio ad Graecos.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Tertulliano lettore di Ireneo nella polemica contro i valentiniani

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Pettinelli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Alberto D'Anna
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 96

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Parole chiave

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adversus haereses
letteratura cristiana antica
patristica latina
ireneo
valentinianesimo
tertulliano
gnosticismo
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