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La trasformazione digitale nelle organizzazioni. Il caso Allianz e il concetto di connected insurance

Considerazioni generali sulla trasformazione digitale

Ancor prima di entrare nei dettagli delle varie definizioni di trasformazione digitale è utile capire cosa non è trasformazione digitale e quindi cosa le imprese dovrebbero evitare nel momento in cui decidono di definire una strategia per guidare questo cambiamento. Capire cosa evitare rappresenta un punto di partenza importante per le imprese in quanto riduce il tasso di fallimento delle iniziative di trasformazione digitale. Questo genere di cambiamento non si esaurisce con l’adozione di una nuova tecnologia in azienda. Per governare la Digital Transformation senza subirne le conseguenze occorre trasformare l’intera azienda ridefinendo le proposte di valore verso i clienti, i processi interni e il modo di lavorare delle persone (Prunesti e Bombardieri, 2019).
Alcuni autori riportano che “il 70% di tutte le iniziative DT non raggiunge i propri obiettivi. Dei $ 1,3 trilioni spesi per DT l’anno scorso, è stato stimato che $ 900 miliardi sono andati sprecati.” (B.Tabrizi et al. 2019). Diventa quindi fondamentale capire perchè gran parte degli investimenti in trasformazione digitale si rivelano poi infruttuosi. Gli autori trovano una risposta che non dipende dall’uso delle tecnologie bensì dalla mentalità delle persone: “la maggior parte delle tecnologie digitali offre la possibilità di guadagni in termini di efficienza e intimità con il cliente. Ma se le persone non hanno la mentalità giusta per cambiare e le attuali pratiche organizzative sono difettose, la DT amplierà semplicemente quei difetti.

L’importanza della mentalità giusta piuttosto che l’integrazione delle nuove tecnologie è una soluzione ampiamente condivisa dalla letteratura che affronta l’argomento della trasformazione digitale. La Digital Transformation impone, sia per i singoli professionisti che per le aziende nel loro complesso, una rimodulazione del mindset di ciascun professionista verso un digital-first thinking indispensabile per costruire un’organizzazione resiliente, capace cioè di anticipare il cambiamento e di governare in modo efficiente la trasformazione dei modelli di management e di business senza doverne subire le conseguenze (Prunesti e Bombardieri, 2019).
In particolare, come verrà discusso meglio più avanti, la trasformazione digitale dovrebbe essere guidata dalla più ampia strategia aziendale (B.Tabrizi et al. 2019). È quindi necessario impostare la trasformazione digitale partendo dai più ampi obiettivi di business e solo in un secondo momento trovare le migliori tecnologie per supportare il raggiungimento di quegli obiettivi. I vantaggi delle tecnologie dovrebbero essere sfruttati per garantire un più ampio allineamento strategico (Becker, Schmid 2020).

La trasformazione digitale dovrebbe consentire di migliorare l’esperienza dei clienti coinvolgendoli in maniera più efficace (Loonam et al. 2018) e rispondendo adeguatamente alla richiesta di prodotti e servizi personalizzati (Ibarra et al. 2018). Per fare questo è necessario far precedere la trasformazione digitale “da una fase diagnostica con input approfonditi da parte dei clienti (B.Tabrizi et al. 2019).
Affinché la trasformazione digitale sia un successo le aziende dovrebbero riconoscere la paura dei dipendenti di essere sostituiti dall’automatizzazione dei processi (B.Tabrizi et al. 2019). In questo caso il management è chiamato a impegnarsi per riconoscere e affrontare le resistenze al cambiamento all’interno dell’organizzazione (Prunesti e Bombarideri, 2019) spiegando i vantaggi della trasformazione e comunicando una visione comune (Bumann, Peter 2019).
Per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal digitale le organizzazioni dovrebbero fare propria la cultura delle startup, abituate a prendere decisioni rapidamente (Loonam et al. 2018). Questo perché “il processo di trasformazione digitale è intrinsecamente incerto: i cambiamenti devono essere effettuati in via provvisoria e quindi adeguati; le decisioni devono essere prese rapidamente e i gruppi di tutta l’organizzazione devono essere coinvolti" (Bumann, Peter 2019).

Questo brano è tratto dalla tesi:

La trasformazione digitale nelle organizzazioni. Il caso Allianz e il concetto di connected insurance

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Informazioni tesi

  Autore: Piero Pala
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2020-21
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia Manageriale
  Relatore: Francesca Cabiddu
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 69

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Parole chiave

digitalizzazione
vantaggio competitivo
trasformazione digitale
strategia digitale
rivoluzione 4.0
miglioramento aziendale

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