Le Pubbliche Relazioni nell'Industria del Trading On Line

Il termine "relazioni pubbliche" è ormai divenuto d'uso comune nel linguaggio quotidiano, tuttavia esso dà ancora luogo a numerose incomprensioni presso diversi pubblici. "Si parla di RP quando ci si riferisce a chi porta clienti nelle discoteche alla moda, oppure quando si vuole definire qualcuno che si occupa a tempo pieno, o anche solo per divertimento, di organizzare qualcosa che coinvolga un vasto numero di persone. Dalla vecchia sigla che i giornalisti ironicamente traducevano trasformando PR in „pranzi e ricevimenti' si è passati negli anni a continuare a confondere il professionista di RP come una persona che si diverte, che incontra e conosce tantissima gente che passa il tempo da un ristorante a un albergo". (Pecchenino, 2004). Ma non solo, le RP vengono spesso confuse con altre attività e vengono usate come mero sinonimo di esse. Questo accade di solito per la press agentry, per la propaganda, per la pubblicità. All'atto pratico, tuttavia, sia la press agentry sia la propaganda sono aspetti di RP che riguardano più gli individui e i partiti, mentre la pubblicità è un' altra professione della comunicazione d'impresa che si può affiancare alle RP ma che con esse non c'entrano nulla.
La pubblicità riguarda essenzialmente la presentazione positiva dei propri prodotti, l'invito suggestivo a desiderarli e a comperarli; le relazioni pubbliche riguardano più direttamente l'impresa di cui mirano a dare un'immagine convincente. La difficoltà nel dare una definizione di PR viene sottolineata da Heilbroner che nel 1957 scriveva: "In una parola le RP comprendono tantissime cose, si confondono con la pubblicità, si confondono con le vendite, e aspirano comunque allo stesso processo di formazione dell'opinione pubblica".

In realtà, nel corso degli anni si sono susseguite varie definizioni di pubbliche relazioni. Il Webster’s New International Dictionary fornisce questa definizione: "per PR si intendono le attività di un'industria, di un sindacato, di un'impresa, di un ufficio governativo ecc. intese a creare e a mantenere efficienti e trasparenti relazioni con pubblici speciali come clienti, dipendenti, azionisti e con il pubblico in generale, in modo da inserirsi in maniera significativa nel proprio entourage naturale e presentare una precisa immagine di sé alla collettività".
Un'altra definizione del Public Relation News evidenzia come il professionista di relazioni pubbliche sia essenzialmente uno specialista in comunicazioni: "Le RP sono uno strumento di politica direzionale che prende in considerazione gli atteggiamenti del pubblico, cerca di mettere a fuoco le idee e le modalità di azione di un singolo e di un'organizzazione con l'interesse pubblico e mette in pratica un piano d'azione per guadagnare il favore e l'adesione del pubblico". Implicite in questa definizione sono le tre principali funzioni di chi si occupa di RP: in primo luogo, identificare e valutare il peso e gli indirizzi dell'opinione pubblica; in secondo luogo, consigliare gli organi direttivi delle organizzazioni sulle forme con cui trattare con l'opinione pubblica; infine, usare i mezzi di comunicazione per influenzare l'opinione pubblica.

Nel 1966, Samstag evidenzia nel termine "RP" le parole "riconoscimento" e "prestazione", per affermare che con un'attività di RP l'impresa ottiene il giusto riconoscimento delle sue attività da parte dei pubblici coi quali entra in contatto. Mentre l'affermazione dei due studiosi statunitensi Cutlip e Center denota come, alla base della creazione di corrette relazioni, vi sia l'attenzione a far sì che l'interesse pubblico ottenga risultati positivi : "la funzione delle RP si basa sul presupposto che soltanto un pubblico informato è un pubblico che pensa con la propria testa. Uno dei principi sui quali ci si basa è che gli uomini sono per natura esseri razionali, essi reagiscono ai fatti e vogliono la verità e la troveranno e agiranno in base ad essa".
Tra le definizioni più recenti, Roggero afferma: "le RP consistono in quel complesso di attività e di iniziative, in massima parte comunicazioni, che un organismo svolge e persegue per fornire di sé un'immagine positiva allo scopo di assicurarsi il favore e la simpatia del pubblico in generale o di pubblici particolari". Giordana dà, invece, questa definizione: "le RP consistono in quell'insieme di tecniche attivate allo scopo di creare intorno all'azienda un clima di consenso, presso target particolari o presso il pubblico in generale; clima capace di agevolare le strategie aziendali nel loro complesso.
In sintesi , quindi, le RP fanno parte integrante ed essenziale della politica aziendale al pari dei capitali, degli impianti e della forza lavoro, o almeno ne costituiscono il valore aggiunto".
A sua volta, Invernizzi sostiene che: "la professione di pubbliche relazioni, che si avvale di competenze specifiche, è costituita da un insieme di attività il cui obbiettivo è di comunicare per informare e per influenzare l'opinione pubblica e i pubblici influenti al fine di creare benevolenza (goodwill), in un clima di comprensione reciproca tra l'organizzazione e i suoi pubblici".
Nella parte introduttiva era stato anticipato che uno degli obbiettivi di questo capitolo era di arrivare a dare una definizione precisa e completa di pubbliche relazioni. Sulla base delle definizioni fin qui analizzate, possiamo affermare che per RP si intendono l'insieme di attività di un organismo economico, politico e pubblico intese a stabilire una serie di relazioni con target particolari o con il pubblico in generale, al fine di informarli, avvicinarli, fidelizzarli, influenzarli positivamente nei confronti dell'organismo stesso e di valorizzare i suoi punti di forza mediante l'attivazione di iniziative ad hoc e di una continuativa politica di comunicazione.