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Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani: proposta alternativa al processo di incenerimento in Basilicata

Definizione del termine “termovalorizzatore” ed impianti attivi in Italia

Un termovalorizzatore è un impianto industriale di incenerimento per combustione dei rifiuti che produce energia termica ed elettrica.
Il termine "termovalorizzatore", spesso utilizzato, è in realtà inappropriato, oltre che fuorviante, per il semplice motivo che il rendimento della cosiddetta valorizzazione del rifiuto, cioè la quantità energetica ricavabile dal processo di combustione dei rifiuti, è di molto inferiore al rendimento di qualsiasi centrale elettrica tradizionale, e l'intero processo di incenerimento (dalla raccolta allo smaltimento delle ceneri di scarto) consuma molta più energia di quanta ne occorrerebbe valorizzando il rifiuto con il riuso (Raccolta Differenziata, trattamento e riciclo).
Il termine “ termovalorizzatore” non viene mai utilizzato nelle normative europea e italiana di riferimento, nelle quali si parla solo di "inceneritori”.
L’incenerimento è un sistema di trattamento termico che, attraverso un processo di combustione con presenza di aria in eccesso rispetto alla richiesta stechiometrica, trasforma i rifiuti solidi in prodotti gassosi contenenti particelle sospese, ceneri e scorie allo stato solido ed energia sotto forma di calore.
Rispetto ad altri sistemi di trattamento, l’incenerimento richiede il minor impegno di superficie e gli impianti vengono collocati in prossimità di aree servite con ovvi benefici sui costi di trasporto del rifiuto.
Il recupero, infine, dell’energia contenuta nei fumi caldi della combustione è una forma di riutilizzazione che va dovutamente vagliata considerando gli introiti dovuti alla vendita dell’energia (termica e/o elettrica).
Nel 2009, anno su cui si basa il rapporto Ispra, i rifiuti complessivamente inceneriti negli impianti per il trattamento dei rifiuti urbani ammontano a circa 4,5 milioni di tonnellate, di cui 3,5 di indifferenziati, 319 mila tonnellate di frazione secca da trattamento meccanico-biologico, 661 mila tonnellate di Cdr, 489 mila tonnellate di altri rifiuti speciali e 36 mila 46 tonnellate di rifiuti sanitari. I rifiuti pericolosi trattati sono oltre 66 mila tonnellate, costituiti in gran parte da rifiuti del settore sanitario e ospedaliero.
In molti paesi, come l'Olanda, è in atto una politica che prevede la progressiva chiusura degli inceneritori, a favore di prevenzione e Raccolta Differenziata.

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Gestione dei Rifiuti Solidi Urbani: proposta alternativa al processo di incenerimento in Basilicata

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Informazioni tesi

  Autore: Enrico Maria Di Giorgio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Ingegneria
  Corso: Ingegneria per l'ambiente e il territorio
  Relatore: Enzo Scandurra
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 151

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