Il citizen Journalism nei rapporti con il giornalismo tradizionale e le istituzioni

L’informazione è sempre stata fatta principalmente da professionisti, poiché nel mondo dei mezzi di comunicazione di massa, farla arrivare al destinatario è molto costoso e richiede delle organizzazioni complesse. Con Internet, invece, mettere a disposizione un’informazione non costa praticamente nulla: il risultato pratico è una produzione informativa proveniente dal basso. 

Citizen, grassroot, open source, giornalismo dal basso o partecipativo, tanti nomi, un’unica pratica: “prendere una piattaforma social o creare una pagina web. Inserire contenuti di informazione, ad esempio foto della strada cittadina mangiata dalle piogge e ancora da sistemare, il video di un furto, una denuncia politica. Aggiungere link ad altri siti o rimandi di vario genere e aggiornare con continuità. Ecco pronto un esempio di giornalismo partecipativo!”. Il citizen journalism nasce da due fattori: desiderio, leggermente egocentrico, di condividere e partecipare degli utenti , e le possibilità tecnologiche, che ne hanno permesso lo sviluppo.

Grazie alla natura semplice ed interattiva dei new media, alle nuove piattaforme blog e wiki, gli internauti hanno visto nascere sotto i loro occhi la possibilità di intervenire con un contributo proprio nell’informazione pubblica. Chiunque ora può svolgere la pubblica funzione di informare, in qualsiasi momento e luogo, senza troppi sforzi né dovendo usare complicate tecnologie. Non bisogna farsi ingannare però, dalla facilità di pubblicazione dei contenuti. Essa non dice nulla, di fatto, sulla loro qualità. Se agli esordi, infatti, questa possibilità era usata per esprimere pareri, opinioni, pubblicare poesie nascoste o confidare problemi di cuore, ora i prodotti amatoriali possono essere degni del nome “journalism”.

Staglianò definisce personal journalism “tutti quei tentativi spontanei di documentare, sulla rete, rilevanti fatti di cronaca”. Egli prende ad esempio, a tal proposito, il blog di un operatore finanziario di Wall Street, che nel giorno più emblematico della cronaca moderna, l’11 Settembre 2001, viene trasformato da un sito per appassionati di trenini a luogo di racconti ed immagini raccolte in prima persona, per ricordare le vittime del tragico attentato. Oltre 25 mila visitatori in meno di due mesi. Da questa data in poi, altri tragici o significativi fatti di cronaca hanno visto una informazione amatoriale alle volte anche più tempestiva rispetto a quella “ufficiale”.