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L'avvento del cloud computing. Applicazioni web che facilitano la collaborazione famigliare

Diamo il benvenuto al Web 2.0!

Negli ultimi anni novanta fiorirono numerose aziende web-based, riunite sotto il termine di dotcom, capaci di attirare investimenti enormi, sproporzionati rispetto al reale valore dei servizi offerti. Questa situazione si risolse in maniera clamorosa nell’autunno del 2001, con lo “scoppio della bolla speculativa” che si era creata ed il collasso della net economy, che ebbe forti ripercussioni anche sul sistema economico e finanziario tradizionale. In generale, l’economia imperniata sul Web, così come era stata fino ad allora, cioè punteggiata da una miriade di piccole startup, fece fatica a ripartire a causa della diffidenza degli investitori verso il medium Internet. Le poche aziende sopravvissute alla crisi sono riuscite a fortificarsi, ed ora dominano questo mercato a colpi di acquisizioni. Tra le aziende che si sono consolidate sulla piattaforma del Web spicca sicuramente Google, che si è salvata per merito della validità del servizio di ricerca e indicizzazione offerto. Anche il cyberspazio ha subito gravi conseguenze dopo lo scoppio della bolla. In particolare le comunità virtuali (chat, newsgroup, forum etc.) si sono guadagnate un immagine tutt’altro che limpida, purtroppo associate a quelle ormai svalutate dotcom che secondo molti le strumentalizzano al solo scopo di raccogliere gruppi di persone all’ombra di un marchio commerciale .
Fortunatamente i primi anni del 2000, anche se da una parte furono segnati da una profonda recessione della New economy, dall’altra salutarono l’arrivo di nuove forme di partecipazione in Internet, che avrebbero poi risollevato le sorti del Web. Si fa riferimento specialmente al fenomeno dei blog, wiki, social network, peer2peer e quant’altro, che diedero nuova linfa vitale al web, rivalutando nel segno user generated content quelle comunità virtuali che non sembravano più essere soltanto degli aggregati di persone da strumentalizzare commercialmente. Ad esempio eventi come lo Tsunami del 26 dicembre 2004 o le bombe di Londra del 7 luglio 2005 resero evidente il potenziale dei nuovi strumenti partecipativi del web che permettevano di pubblicare e condividere testimonianze di questi tragici eventi, magari corredate da video o foto di cellulari di privati cittadini improvvisati come reporter.
Insomma superate le soglie del 2000 si andò sempre più diffondendo questa nuova moda del lavoro volontario e partecipativo in rete, tanto che nel 2004 questa nuova tendenza della rete venne etichettata come “Web 2.0”, termine coniato da Tim O’Reilly e Dale Dougherty della O’reilly Media (casa editrice americana specializzata in pubblicazioni riguardanti le nuove tecnologie e internet in particolare) durante una sessione di brainstorming di una conferenza che da allora ogni nuovo anno che si è tenuta è stata intitolata come “Conferenza Web 2.0”, poi rinominata “Web 2.0 Summit” .

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'avvento del cloud computing. Applicazioni web che facilitano la collaborazione famigliare

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Informazioni tesi

  Autore: Franco Aloisi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Scienze della Comunicazione
  Corso: Scienze e tecnologie informatiche
  Relatore: Ugo Biader Ceipidor
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

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