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La terapia nutrizionale nei pazienti diabetici che svolgono attività fisica

Diete per un soggetto diabetico che pratica sport

Molta della letteratura sul diabete è dedicata all’alimentazione e in particolare molti studiosi si sono chiesti quale sia l’alimentazione più adatta per un soggetto diabetico.
A partire dalle “Raccomandazioni nutrizionali 2013-2014” del gruppo di studio ADI-AMD-SID (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica-Associazione Medici Diabetologi-Società Italiana Diabetologia) “Nutrizione e diabete”, dagli Standard Italiani per la cura del diabete mellito del 2018 dell’AMD e SID a quelli americani del 2023 promossi da ADA (Associazione dei diabetici americani), è possibile trovare numerose informazioni in merito all’alimentazione dei pazienti diabetici.
Ad aprile di quest’anno sono uscite le recenti “Evidence-based European recommendations for the dietary management of diabetes” del gruppo di studio DNSG “The Diabetes and Nutrition Study Group” (DNSG) dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD) che confermano molte delle cose già presenti nelle precedenti raccomandazioni ed includono, anche fra le diete ottimali per i pazienti diabetici, oltre alla già citata dieta mediterranea, anche quella nordica e quella vegetariana.
La dieta mediterranea si caratterizza per un elevato consumo di verdure, legumi, cereali integrali, frutta, noci e olio extravergine di oliva, un moderato consumo di pesce e vino, e un basso consumo di carni rosse e trasformate, alimenti trasformati e zuccheri aggiunti (117-118). 
La dieta nordica invece, prevede un grosso consumo di cereali integrali quali segale, orzo e avena, bacche, frutta temperata come mele e pere, ortaggi principalmente radici e crucifere, legumi, pesce, noci e olio di colza come fonti principali di grasso e latticini a basso contenuto di grassi.
I modelli alimentari vegetariani, invece, prediligono il consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, ed escludono alcuni o tutti i cibi animali quali carne, pollame o pesce. Nella dieta lacto-ovo vegetariana vengono inclusi latticini e uova, mentre la dieta vegana esclude tutti i prodotti animali.
La dieta mediterranea riduce la glicemia a digiuno, il peso corporeo, il colesterolo LDL, i trigliceridi e la pressione arteriosa oltre gli eventi cardiovascolari e la mortalità per malattia coronarica e la mortalità in generale.
Per la dieta nordica è stata osservata una riduzione del colesterolo LDL, dell’insulina, del peso corporeo, dell’indice di massa corporea e della pressione arteriosa. Questi risultati sono stati ottenuti su individui a rischio di sviluppare la malattia.
La dieta vegetariana porta ad una riduzione dell’emoglobina glicata, del glucosio a digiuno, del colesterolo LDL, del peso corporeo, dell’indice di massa corporea, della circonferenza della vita nelle persone con diabete e sia dell’incidenza che della mortalità per malattie cardiovascolari.
In letteratura sono presenti studi che valutano altre tipologie di diete nel paziente diabetico e/o obeso ma le evidenze sono ancora molto controverse. In particolare, le diete a basso contenuto di carboidrati (LC) e chetogeniche (KD) in voga, in questo momento, sono ancora molto dibattute perché sono disponibili pochi dati sulla sicurezza e l’efficacia a lungo termine.
LC e KD però possono costituire delle scelte molto efficaci nei pazienti con obesità e/o T2D se adattate alle esigenze individuali e seguendo i pazienti per un lungo periodo di tempo.
Infatti, un recente studio dimostra che la “very low-calorie ketogenic diet” (VLCKD), in accordo con le raccomandazioni dell’ADA del 2019, rappresenta uno strumento sicuro ed efficace nella gestione dell’obesità dovuta a T2D determinando la diminuzione, o anche la sospensione, della terapia farmacologica e, potenzialmente, la remissione della malattia.
Questa tipologia di dieta, negli atleti T1D, sembra ridurre al minimo le escursioni glicemiche fino ad arrivare all’euglicemia anche se può essere causa di ipoglicemie che necessitano dell’introduzione di carboidrati.
Attualmente, i dati di letteratura riguardanti le tipologie di diete più adatte ai pazienti diabetici e, in particolare, ai soggetti che praticano sport a livello agonistico o professionistico, sono scarsi. Ciò perché si presuppone che un soggetto diabetico possa seguire una dieta perfettamente sovrapponibile a quella di una persona non diabetica. Inoltre, non vi è alcuna distinzione fra le diete considerate “salutari” per soggetto normale e quelle consigliate a un soggetto diabetico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La terapia nutrizionale nei pazienti diabetici che svolgono attività fisica

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Informazioni tesi

  Autore: Maristella Maltinti
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università Telematica San Raffaele Roma
  Facoltà: Scienze Biologiche
  Corso: Scienze della nutrizione umana
  Relatore: Fiorella Guadagni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 76

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