Skip to content

Occupazione e Over 40: le implicazioni psicosociali

Disoccupazione e crisi dell'identità

Come suggerito da Rutter e Rutter (1995), adottare la prospettiva dell'arco della vita quando si trattano argomenti quali il lavoro e la disoccupazione permette di cogliere differenze sostanziali fra adulti e giovani in termini di svantaggi psicologici, dovute principalmente al fatto che la rilevanza degli impegni di tipo finanziario è inevitabilmente superiore per gli adulti, e di conseguenza maggiore il fattore di stress correlato, e secondariamente alle possibilità maggiori di socializzazione, come fattore di moderazione, che i giovani hanno a disposizione.

Spesso il lavoratore maturo si trova a fare i conti con la disoccupazione perché in esubero ovvero, come dice Bauman (2005, p.16), "essere in soprannumero, non necessari, inutili […] significa essere stato eliminato per il fatto stesso d'essere eliminabile: proprio come la bottiglia di plastica vuota e non rimborsabile". Le esperienze di downsizing, cioè riduzione del personale a seguito di rivalutazione delle politiche aziendali, fra l'altro evidenziano effetti negativi anche sui "sopravvissuti", che hanno manifestato disinvestimento, perdita di fiducia e aumento di una visione pessimistica del futuro come alcune fra le conseguenze psicologiche (Pinder, 2008). Tale demotivazione può essere frutto di un insieme di considerazioni relative all'organizzazione ed alle procedure attuate per scegliere chi licenziare: nell'ambito di cui ci stiamo occupando, se i meccanismi di valutazione del personale non tengono conto del valore oggettivo del lavoratore per effettuare la selezione in base al costo e all'età, la percezione di ingiustizia lavorativa aggrava ulteriormente il danno psicologico .

Insicurezza, incertezza, vergogna, senso di inadeguatezza, senso di colpa e di inutilità, apatia, depressione sono i sentimenti caratteristici di chi perde l'occupazione. I costi psicologici che si presentano corrispondono alla riduzione dell'interazione sociale, all'isolamento, ansia, perdita di fiducia in se stessi e nella propria self-efficacy, oltre che radicali cambiamenti ai propri ritmi ed abitudini di vita quotidiana. Depolo e Sarchielli (1987, p.89) scrivono: "In generale, quindi, si può affermare che essere disoccupati costa più che lavorare, riferendoci ai costi psicologici che pagano i soggetti interessati".
Le diverse ricerche svolte in Inghilterra (Iacci et al., 2005), che hanno tenuto in considerazione l'età, hanno evidenziato che le fasce più giovani e quelle più anziane soffrono in misura minore di molti degli effetti negativi relativi allo stato di disoccupazione e che i più colpiti dal punto di vista finanziario sono quelli fra i 35 e i 45 anni mentre fra i 45 e i 55 anni lo sono di più dal punto di vista psicosociale.

E' opportuno tenere nettamente separate le problematiche della disoccupazione giovanile, di chi non ha ancora trovato un posto di lavoro, da quella adulta, di chi ha perso il posto che aveva, perché è anche diversa la connotazione sociale del ruolo di lavoratore adulto: la definizione ed il riconoscimento della propria identità sociale e dello status all'interno della famiglia e presso altri gruppi significativi dipendono dalla sua posizione lavorativa e questo gli procura uno stato di inferiorità e precarietà socio-psicologica (Depolo e Sarchielli, 1987). Bisogna sottolineare che oggi, in un'epoca di precarietà ed incertezza diffusa, diventa sempre più importante fare sì che l'identità personale non venga costruita attorno al lavoro, per non essere noi stessi i primi a confonderci con il lavoro che facciamo. Se l'individuo viene riconosciuto solo per il lavoro che fa, quando questo viene a mancare, egli stesso non vi si riconosce, né la società lo riconosce più. "Sapere, saper fare e saper essere" (Negrelli, 2009) non definiscono la sovrapposizione dell'identità personale con quella lavorativa: noi non siamo ciò che facciamo.
Ciò nonostante è innegabile l'esistenza di un legame psicologico tra la persona e l'attività lavorativa che travalica il concetto di lavoro come obbligo e necessità economica (Novara e Sarchielli, 1996).

Questo brano è tratto dalla tesi:

Occupazione e Over 40: le implicazioni psicosociali

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Stefania Mengoli
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Giuseppina Speltini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

disoccupazione
lifelong learning
over 40
lavoratori maturi
formazione adulti
psicologia lavoro
andragogia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi