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Humane Education: l'importanza sociologica di un modello educativo

Empatia, simpatia, contagio emotivo: le differenze

Il termine empatia viene spesso confuso con altri termini come: role taking, simpatia, disagio personale, contagio emotivo, tutte questi concetti vanno definiti per eliminare dubbi e incomprensioni.
Con il termine role taking, ci si riferisce alla capacità di mettersi nei panni dell’altro, assumendone il ruolo rimanendo coscienti del nostro punto di vista. Risulta esserci un grande accordo tra i diversi autori nel riconoscere all’interno del role taking tre dimensioni: una emozionale, una percettiva ed una cognitiva.
Il role taking interviene però solo nelle forme di empatia più mature e non implica un coinvolgimento di tipo affettivo. Nel momento in cui vi si aggiunge un vissuto emotivo si comincia a parlare di una risposta affettiva all’emozione altrui che può essere di tipo simpatetico o di tipo empatico.

La risposta empatica implica la capacità di mettersi nei panni dell’altro per meglio comprendere la situazione che sta vivendo e la condivisione dell’emozione da egli sperimentata. È possibile quindi descrivere l’empatia come una sorta di “sentire come”.
Affinché la risposta sia davvero empatica è necessaria la presenza di alcuni elementi:
1) il focus attentivo dell’osservatore deve essere rivolto al vissuto dell’altro;
2) l’emozione provata dall’osservatore deve essere uguale o congruente con quella sperimentata da chi viene osservato, e da essa deve aver avuto origine.

La risposta simpatetica è una modalità di risposta affettiva orientata al vissuto dell’altro che si esplicita nel provare dispiacere, preoccupazione, sollecitudine, interesse per qualcuno, e si traduce nell’urgenza di agire in qualche modo per sostenere e aiutare l’altro per cui si prova simpatia. La simpatia è quindi un “sentire per” qualcuno un orientamento affettivo, e accettare il comportamento dell’altro oltre che comprenderlo. Infatti nella simpatia l’emozione dell’osservato non deve necessariamente essere la stessa dell’osservato. Questo concetto esplicita una specie di propensione all’altro, che si manifesta tramite preoccupazione e dispiacere per la sua condizione. Hoffman sottolinea come la simpatia possa essere una conseguenza del sentire empatico, essa opera interponendosi tra il momento della condivisione del vissuto altrui e la messa in atto di comportamenti di aiuto.

Il contagio emotivo è la prima forma di condivisione affettiva che i bambini manifestano già nelle prime ore di vita. Come sostiene Hoffman, nei primi mesi dopo la nascita i bambini non sono ancora in grado di distinguere sé dall’altro e quindi nel momento in cui percepiscono l’emozione dell’altro, non sono in grado si capire che l’emozione ha una causa esterna e le attribuiscono una causa interna. Il contagio emotivo è una reazione di tipo automatico e involontario, per cui avviene un’imitazione istintiva da parte del bambino alle emozioni espresse dall’altro. Secondo gli studi di antropologia, psicologia sociale ed etologia, il contagio emotivo è una risposta innata comune a numerose specie animali, che svolge un’importante azione adattiva: cogliere e rispondere in modo immediato a dei segnali di pericolo prodotti da un conspecifico, attraverso i quali guidare il proprio comportamento nell’ambiente. È un processo di condivisione pandemica in buona parte involontaria, attivato inconsapevolmente di fronte a determinati segnali. Il contagio emotivo differisce dall’empatia perché differentemente da essa, non vi è la consapevolezza che l’emozione percepita derivi dall’emozione provata e manifestata dall’osservato, non vengono coinvolti processi cognitivi e il focus attentivo è orientato su di sé invece che sull’altro, come invece accade nelle risposte empatiche.
Da questa analisi dei termini e delle diciture che spesso vengono confuse con “empatia”, è possibile comprendere come tutti si riferiscano a una delle caratteristiche dell’empatia stessa, la quale essendo multidimensionale è formata da una pluralità di caratteri.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Humane Education: l'importanza sociologica di un modello educativo

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Parrino
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Sociologia
  Relatore: Daniele Nigris
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 103

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