Gestione robusta dei processi in ambiente cloud: applicazioni in CLEVER

Gli agenti sono le entità tramite le quali i moduli Cluster Manager e Host Manager possono svolgere i propri compiti. La scelta di decentrare i compiti agli agenti conferisce scalabilità al middleware. Vedremo che sarà possibile, in rivisitazioni successive del progetto, estendere le funzionalità di clever senza stravolgerne radicalmente l'architettura, basterà semplicemente creare dei nuoi agenti attenendosi a delle semplici regole di programmazione. Inoltre grazie ai plug-in, sarà possibile modificare il modus operandi di ciascun agente, senza mettere mani direttamente nel codice sorgente. Sarà possibile, per esempio collegarsi con Database differenti; modificare la tecnologia di comunicazione tra processi in base alle esigenze; ottenere informazioni sull'host interfacciandosi con sistemi operativi differenti; utilizzare software di virtualizzazioni diversi; e così via. In precedenza si è fatta distinzione tra agenti interni ed agenti esterni.
Quanto appena detto vale per gli agenti esterni, quelli interni sono delle entità il cui compito è ampliare il set di funzionalità del core del modulo (Cluster Coordinator, Host Coordinator). Questi agenti non vengono eseguiti in processi separati, non implementano plug-in ed in generale non godono delle proprietà degli agenti esterni. Il motivo per cui sono stati creati è per rimanere in linea con la filosofia di decentralizzazione delle operazioni e di modularità. In generale, nel proseguio della trattazione, si farà riferimento agli agenti esterni, questi verranno anche chiamati agenti CLEVER o semplicemente agenti. Quando ci si riferirà, invece, agli agenti del core verrà opportunamente specificato. Al fine di rendere l'architettura ancor più robusta, si è deciso di eseguire gli agenti in processi separati. Questo aumenta la fault-tollerance del sistema, evitando che eventuali errori a cui gli agenti potrebbero andare incontro, durante la loro esecuzione, compromettano l'intero modulo CM o HM. La possibilità di eseguire gli agenti in processi separati inoltre ha permesso lo sviluppo di un meccanismo di ripristino, che prevede il rilancio di un agente terminato prematuramente. Tale procedura tuttavia non si ripeterà all'infinito, ma al massimo un certo numero di volte e non per più di un certo tempo. Tali parametri dovranno essere settati dal supervisore nei relativi file di configurazione.