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Dov'è finita la realtà? Indagine sulla derealizzazione feticistica, spettacolare e simulatoria del mondo e dell'uomo da Adorno a Baudrillard

Esiste una possibilità di resistenza per i consumatori?

Quando alla fine del saggio La tv tra illusorio progetto e continua mistificazione, Adorno si chiede che cosa si potrà ottenere in futuro dalla televisione, egli ammette di non essere grado di fornire una risposta a questa domanda, giacché ciò dipende da come evolverà il complesso del sistema in cui essa opera. Certamente i presupposti non lasciano grossi margini di speranza. Il merito di far vedere lontano, pregio di cui la televisione si vanta, è smentito dalla conversione della distanza in una falsa vicinanza e l’inganno più grande consiste nello scambiare l’abituale e il consueto per il diverso e lontano. Questo meccanismo con cui l’uomo guarda al mondo si espande anche al senso stesso della sua esistenza, e lo rende impotente nei confronti della direzione da dare alla sua stessa vita. Così, l’autore afferma che, fino a oggi le utopie si realizzano soltanto per dare in pasto l’utopia e per far giurare, vigorosamente, su ciò che esiste e sulla fatalità.
Ferme restando queste premesse, si potrebbe però forse leggere in queste parole di chiusura del saggio una timida nota positiva, rispetto alle conclusioni tratte nel capitolo sull’industria culturale della Dialettica dell’illuminismo, dove Adorno e Horkheimer rivelavano una sfiducia totale nei confronti di un sistema che si riteneva senza via d’uscita. Essi scrivevano infatti:
Le reazioni più intime degli uomini sono così perfettamente reificate ai loro stessi occhi che l’idea di ciò che è loro specifico e peculiare sopravvive solo nella forma più astratta: personality non significa - per loro – praticamente più altro che denti bianchi e libertà dal sudore e dalle emozioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Dov'è finita la realtà? Indagine sulla derealizzazione feticistica, spettacolare e simulatoria del mondo e dell'uomo da Adorno a Baudrillard

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Da Riva
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi di Padova
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Filosofia teoretica, morale, politica ed estetica
  Relatore: Giovanni Gurisatti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 226

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