Skip to content

LE ORIGINI DELL’EMOZIONE NELL’UOMO E NEGLI ALTRI ANIMALI. Gli stimoli chiave come elicitor delle famiglie emotive

Espressioni Altrui: Osservazione, Imitazione, Contagio

Alcune evidenze empiriche supportano l’ipotesi che “i display emozionali evocano risposte emotive specifiche e complementari da parte degli osservatori” (Matsumoto, Keltner, Shiota, O’Sullivan & Frank, 2008 [154], pag. 224). Ad esempio, Eisenberg et al. (1989) [69] hanno registrato espressioni facciali tristi nei partecipanti che osservavano persone bisognose (pag. 55) e che, quindi, sono state interpretate come risposte di tristezza empatica (pag. 59).

Le espressioni possono evocare risposte emotive specifiche negli osservatori attraverso osservazione, esperienza indiretta, imitazione e contagio emotivo.

Osservazione ed esperienza indiretta

Agli individui non occorre sempre l’esperienza diretta per associare un’emozione ad uno stimolo. Ad esempio, in natura, spesso la paura viene appresa in situazioni sociali. Si tratta dell’apprendimento vicario della paura che Debiec e Olsson (2017) [57] chiamano Social Fear Learning (SFL). Gli autori documentano una serie di casi dove la paura viene trasmessa in maniera indiretta, spesso attraverso suoni e odori dei conspecifici. Si tratta di una trasmissione intergenerazionale che, nei casi più estremi, comporta la trasmissione di traumi e disturbi dell’ansia, anche nei roditori.

Il termine modellamento è usato da alcuni autori per descrivere l’apprendimento mediante osservazione, ma altri lo ritengono un processo anche più complesso. In breve, secondo questo approccio l’imitazione è intesa come la riproduzione di un pattern di risposta, mentre nel modellamento le persone reagiscono, cognitivamente e/o emotivamente, alle conseguenze che il modello subisce (cfr. Cervone & Pervin, 2016/2017 [46], pagg. 491-492).

Imitazione e contagio emotivo

L’imitazione consiste nella riproduzione delle espressioni (e.g. facciali, vocali, posturali) che l’osservatore percepisce in un altro individuo e nel feedback che tale attività trasmette al sistema nervoso (cfr. Hoffmann, 2008 [115], pag. 441). Alcuni autori si riferiscono al solo meccanismo di riproduzione dell’espressione altrui con altre denominazioni come, ad esempio, effetto camaleonte (cfr. Chartrand, & Bargh, 1999 [47], pag. 893).

L’imitazione è, almeno in parte, una capacità innata degli esseri umani, visto che già i neonati sembrano imitare azioni complesse del volto (cfr. Aglioti & Fabbro, 2006 [5], pag. 34 e vedi capitolo IV, paragrafo 3).

Quando il processo imitativo avviene in maniera sostanzialmente involontaria si definisce contagio emotivo elementare (rudimentary or primitive emotional contagion, cfr. Hatfield, Cacioppo & Rapson, 1994 [103], pag. 5), legato al feedback facciale e posturale (vedi precedente paragrafo 2.2). Il contagio emotivo può avere un forte impatto sulle dinamiche di gruppo, ad esempio incrementando la cooperazione e diminuendo i conflitti, come avviene nel cosiddetto effetto a catena o ripple effect (cfr. Barsade, 2002 [18], pag. 644).

In linea generale, alcune evidenze empiriche suggeriscono che la stessa espressione facciale, sia osservata negli altri che esibita in proprio, comporti l’attivazione, almeno in parte, delle medesime regioni cerebrali. Ad esempio, Wicker et al. (2003) [243] hanno registrato l’attivazione delle stesse porzioni dell’insula anteriore sinistra sia nei partecipanti che provavano disgusto che in quelli che osservavano la corrispondente espressione negli altri.

I neuroni specchio giocano un ruolo importante nell’imitazione, nel contagio emotivo, nella comprensione delle emozioni e delle intenzioni altrui, nell’empatia in genere (cfr. successivo paragrafo 2.4) e sembra che l’alterazione del loro funzionamento possa essere alla base dell’autismo.

Nel cervello umano, i neuroni specchio sono stati individuati in diverse regioni tra cui corteccia premotoria, aree parietali inferiori, lobo parietale posteriore, solco temporale superiore e insula (cfr. Dobbs, 2007 [65]).

Ad ogni modo, alcuni aspetti devono ancora essere chiariti visto che, ad esempio, “l’imitazione volontaria dell’espressione delle emozioni, tuttavia, non produce necessariamente l’esperienza soggettiva delle emozioni che si stanno imitando” (Ammaniti & Gallese, 2014 [6], pag. 29).

Questo brano è tratto dalla tesi:

LE ORIGINI DELL’EMOZIONE NELL’UOMO E NEGLI ALTRI ANIMALI. Gli stimoli chiave come elicitor delle famiglie emotive

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Maurizio Oggiano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università Telematica Internazionale Uninettuno
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Walter Adriani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 107

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi