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Teatro Digital. Poética y performatividad de los dispositivos multimedia y entornos web

Evolución histórica del espacio teatral

Hablar de teatro de hoy, afirma Fabrizio Cruciani, no sólo tiene un significado de investigación artística ideal para nuestros pensamientos, sino también tiene todo el sentido de reflexionar sobre las formas de representación de la realidad que el hombre ha utilizado en su historia y de la que el teatro es, sin duda, una de las más antiguas.
El teatro, aquel del occidente, siempre se ha caracterizado por dicotomías que han contrapuesto sus componentes básicos; así que a lo largo de la historia se ha tratado de reconciliar o extremar numerosas yuxtaposiciones: actor/espectador, escena/público realidad/imitación, espontaneidad/estructuración, vida/representación, acción/imitación, actor/personaje, y con el riesgo de repetirse.
La organización del espacio teatral está sin duda relacionada con el contexto/lugar de una manera muy estrecha, de modo que de la misma estructura del contexto/lugar depende el tipo de lenguaje comunicativo que se produce.
En realidad el espacio del teatro, como “problema”, no parece aclararse en las definiciones (y limitaciones) teóricas fuera de las realidades históricas en las cuales se ha desarrollado.
El espacio del teatro es un conjunto complejo que no se puede reducir a la suma de escenografía y de arquitectura teatral. Hablando del “espacio del teatro” podemos hacer referencia al edificio utilizado por las funciones representativas, o a la forma de la sala teatral, o al lugar de la acción dramatica (en la doble función de espacio del personaje y espacio del actor) o más estrictamente al espacio ilusiorio y/o alusivo de la escenografía.
Algunos de estos sentidos no siempre han existido; as veces se han interrelacionado mientras que otras veces han conocido desarrollos autonomos. En el conjunto de estos sentidos el espacio del teatro está incluso entre las modalidades expresivas de la visión/figuración y aquellas del volumen/ambiente.
“El espacio no es solo una calidad de la realidad física sino una estructura histórica de la experiencia; el espacio artificial del teatro es una convención cultural que se vuelve en elemento activo de la expresion artistica, sea en la construcción de la visión, y sea en su determinarse como ambiente: un lugar de las posibles modalidad expresivas”.
Sólo a partir de la relación entre los distintos conceptos de espacio, o más bien de la relación entre la naturaleza dual del espacio teatral, el espacio físico dónde ocurre la performance y el espacio mental imaginado o evocado por el espectador, podemos individuar el origen, desarrollo y evolución de lo específico del teatro (aunque no es siempre tan fácil hacer una distinción clara, porque en algunos casos el espacio mental coincide con el lugar físico).
Cada gran época histórica ha tenido su arquitectura teatral y la forma se conecta necesariamente al estilo del drama, de la escena y de su estructura. El espacio del teatro es parte activa y representación de una cultura teatral: “Los edificios teatrales son construcciones que se fundan sobre el pasado (los espectáculos realizados, la idea y la cultura de teatro) para existir en el futuro (los espectáculos posibles): son hechos para durar en el tiempo”.
Una manera para conocer el espacio del teatro es aquella de focalizar nuestra atención en su determinarse específico dentro de las civilizaciones humanas, a partir de las culturas griega y romana que incluyen el embrión de las sucesivas civilizaciones y, por supuesto, de las futuras concepciones del teatro y de sus espacios.

Questo brano è tratto dalla tesi:

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Informazioni tesi

  Autore: Cesare Angelo Aceti
  Tipo: Tesi di Master
Master in Desarrollos Sociales de la Cultura Artística
Anno: 2012
Docente/Relatore: Carmen González Román
Istituito da: Universidad de Malaga
  Lingua: Spagnolo
  Num. pagine: 59

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