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Sindrome dei falsi ricordi nella testimonianza oculare

Falsi ricordi nei bambini, Betrayal trauma theory

Negli ultimi anni, il dibattito sui falsi ricordi ha visto la polarizzazione su una duplice posizione: da un lato, i sostenitori di Elizabeth Loftus e dell'effetto disinformazione, che riconosce la possibilità che dei soggetti possano sviluppare falsi ricordi di eventi mai accaduti; dall'altro coloro che sostengono le teorie psicoanalitiche sviluppate da Sigmund Freud più di un secolo fa.

Il padre della psicoanalisi credeva che i ricordi di abuso sessuale fossero repressi nell'inconscio, a causa dell'intensità del trauma, facendo in modo che tali memorie vengano recuperate solo molti anni dopo, quando la persona che ha subito il trauma, è psicologicamente sicura di farlo. I traumi dimenticati, continuerebbero ad influenzare emozioni, pensieri e comportamenti. Un buon terapeuta dovrebbe essere in grado di recuperare questi ricordi rimossi e trattarli, facendoli riemergere nel corso della terapia.

Una delle teorie più importanti di questa posizione, recentemente sviluppata, è quella del Betrayal Trauma (BTT) che ha implicazioni soprattutto nel campo dei traumi dimenticati o con ricordi distorti. Tra le maggiori esponenti troviamo Jennifer J. Freyd, figlia di Peter e Pamela Freyd (i fondatori della False memory Syndrome fondation) e professoressa di psicologia all'Università dell'Oregon.

La studiosa parte da una differenza tra, recuperare un ricordo di un evento banale (ad esempio, dove abbiamo lasciato le chiavi di casa) e quello di un evento serio (un abuso sessuale). Nel primo caso, è possibile che ci sia corrispondenza esatta tra la posizione effettiva delle chiavi e quella creduta. Si può anche verificare la situazione opposta: pur essendo sicuri della posizione delle chiavi, al memento del controllo ci si accorge che ci si sbagliava. Infine, è possibile che ci si ricordi in un secondo momento dove si sono messe le chiavi, magari in un posto diverso da quello abituale. Dunque, per verificare se il ricordo di dove abbiamo messo le chiavi è corretto basta aprire un cassetto. Per quanto riguarda, invece, i ricordi di abusi sessuali la questione è molto più complessa.

Per "betrayal trauma" (trauma a tradimento) si intende un tipo di trauma che è indipendente dalla reazione al trauma e propone che il modo in cui gli eventi vengono elaborati e ricordati è correlato al grado in cui un evento negativo rappresenta un tradimento da parte di un altro fidato e necessario. Viene data importanza alle relazioni sociali nella comprensione degli esiti post-traumatici, inclusa la "perdita" del ricordo.

Secondo Freyd, questo accade quando le persone o istituzioni, da cui dipende la sopravvivenza del soggetto, violano il suo benessere o la sua fiducia. Gli esempi possono essere abusi fisici, emotivi o sessuali perpetuati durante l'infanzia da parte del caregiver. In questi casi, esiste una sorta di utilità sociale nel dimenticare o nel ricordare male; la piena consapevolezza di tale abuso può essere controproducente. Essa, aumenterebbe i rischi per la vittima motivando il ritiro o il confronto con l'autore, mettendo così a rischio una relazione vitale per la sopravvivenza.

In particolare, il ritiro dalla relazione (ad esempio, emotivamente o in termini di prossimità) con il caregiver abusante, potrebbe portare quest'ultimo a rispondere al ritiro riducendo ulteriormente le cure o aumentando le violenze. Riassumendo, i bambini vittime di abusi sessuali da parte di chi si prende cura di loro sono inclini a sviluppare amnesia per il loro abuso, rimanendo "ciechi" al tradimento e isolando la conoscenza dell'evento.

Il presupposto tradizionale nella ricerca sul trauma è stato che la paura è al centro delle risposte al trauma. Freyd osserva come gli eventi traumatici differiscono ortogonalmente nel grado di paura e tradimento, a seconda del contesto e delle caratteristiche dell'evento. Un fattore importante, implicato nella rimozione delle informazioni minacciose dalla consapevolezza è la dissociazione; molto probabilmente i processi cognitivi coinvolti nell'attenzione e nella memoria giocano un ruolo importante nel dissociare tali informazioni dalla consapevolezza. In una serie di studi si è visto come l'abuso incestuoso aveva maggiori probabilità di essere dimenticato rispetto a quello non incestuoso ed era correlato a livelli più elevati di compromissione della memoria auto-segnalata per gli eventi. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Sindrome dei falsi ricordi nella testimonianza oculare

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Informazioni tesi

  Autore: Nicola Simonetti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2019-20
  Università: Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Maria A. Brandimonte
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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