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Ricerca e studio di galassie nane e di bassa brillanza nel gruppo NGC3923

Filtering e Thresholding

Prima di fissare il parametro di soglia per la rilevazione, si può filtrare l’immagine. Il filtro essenzialmente ′′rende piatta′′ l’immagine e può aiutare a risolvere oggetti deboli ed estesi. La loro rilevazione infatti è limitata dal rumore di background, il cui spettro di potenza può essere differente da quello del segnale: il filtro minimizza questa differenza.
Si distinguono quattro tipi di filtro differenti di varie misure e tutti normalizzati: gaussiano, sombrero, cappello a cilindro e blockfunction.
La scelta del filtro e della soglia sono indipendenti. Qualsiasi filtro può essere usato con SE; la scelta dipende soltanto da quale tipo di oggetto si vuole rilevare meglio.
Per massimizzare la rilevazione di nane nella banda blu si è utilizzato un filtro gaussiano con un kernel che corrisponde al seeing. Vale a dire che il file gauss 2.0 3x3.conv, specificato alla voce FILTER NAME nel file esecutivo contiene la descrizione di una maschera di convoluzione 3x3 di una PSF (Point Spread Function) gaussiana con FWHM (Full Widht
at Half Maximum) pari a 2 pixel.
Mentre nel rosso si è preferito utilizzare un filtro cappello a cilindro perché i nuclei delle spirali emergono più piccati. SE considera ogni pixel sopra una certa soglia (specificata dall’utente) come parte di un oggetto. I parametri di soglia indicano proprio il livello dal quale SE comincia a considerare i pixel come tali. Il thresholding viene applicato all’immagine background − subtracted e filtered per definire quali pixel siano parte di uno stesso oggetto, ossia tutti quelli costituiti da pixel i cui valori superano la soglia locale e hanno lati e angoli adiacenti tra loro. Il processo è controllato dalle keyword DETECT THRESH e DETECT MINAREA. Con la prima si decide il valore di soglia che è interpretato come la soglia in unità di deviazione standard del fondo-cielo: il valore di 1.5 per il DETECT THRESH sta ad indicare una soglia di detezione di 1.5 sopra il background locale.
Con DETECT MINAREA, che è stata fissata a 1.8, si stabilisce il numero minimo di pixel necessari per procedere alla rilevazione. Anche questo parametro viene usato, proprio come DETECT THRESH, per rendere la rilevazione più affidabile.
Potrebbe essere necessario utilizzare un valore diverso di MINAREA nell’infrarosso perchè le nane (e soprattutto le irregolari) sono blu e si vedono più estese in B che in R. Tuttavia, in questo lavoro, non si sono riscontrati grossi cambiamenti con l’uso di valori diversi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Ricerca e studio di galassie nane e di bassa brillanza nel gruppo NGC3923

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Informazioni tesi

  Autore: Pamela Imperatore
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Astronomia
  Relatore: Alberto Buzzoni
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

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astrofisica
astronomia
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