Presenza di escherichia coli produttori di verocitotossine associata a rotavirus in allevamenti bufalini

I Rotavirus sono responsabili di diarree neonatali in numerose specie animali, uomo compreso. Nell’uomo sono causa, annualmente, di circa un milione di decessi neonatali o infantili nei paesi in via di sviluppo e 500.000 ospedalizzazioni nei paesi sviluppati. Negli animali la diarrea neonatale da Rotavirus si osserva, in genere, entro i primi 15 giorni di vita ed è responsabile di notevoli danni economici a seguito della mortalità, del ritardato sviluppo negli animali guariti e degli interventi terapeutici.
Appartengono alla famiglia delle Reoviridae, la quale è costituita da nove generi: Orthoreovirus, Orbivirus, Coltivirus, Acquareovirus, Ciprovirus, Phytovirus, Fijivirus, Orzivirus e Rotavirus. Questi ultimi sono così denominati perché il virione completo ricorda l’immagine di una ruota, (dal latino rota).
I rotavirus maturi non hanno envelope, presentano un core a simmetria icosaedrica ed un capside costituito da due strati. Le particelle virali complete hanno un diametro di circa 75 nm, mentre le particelle incomplete, prive del capside esterno, hanno un diametro di 55 nm. Queste ultime forme, osservabili al microscopio elettronico, sono definite “rugose” (R), in quanto è lo strato esterno a rendere il margine liscio.
E’ possibile, inoltre, osservare delle strutture virali difettive, costituite dal solo core o dal solo capside esterno (particelle “fantasma”).
Nel virione si osservano 132 ampi canali che attraversano i due capsidi, unendo l’esterno al core. Dalla superficie del capside esterno si ergono 60 spikes costituiti da dimeri della proteina VP4 le cui terminazioni si presentano arrotondate.