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Intelligenza visuo-spaziale: quali implicazioni didattiche? Uno studio su un campione sardo

Genialità e ritardo mentale: due facce della stessa medaglia?

Lo studio sul ritardo mentale, porta a rifiutare l'efficacia delle teorie multiple dell'intelligenza che mettono su uno stesso piano di
importanza tutte le diverse abilità. Quando il livello intellettivo di un bambino è basso, si parla di ritardo mentale; questo, a sua volta può essere diviso in diverse fasce di gravità che vanno dal ritardo mentale lieve (QI tra i 50/55 e i 70) al ritardo mentale gravissimo (QI al di sotto dei 20/25).
La celebre curva a campana (bell curve) elaborata dal matematico tedesco Carl Friederich Gauss, offre un quadro dettagliato di come gli esseri umani si distribuiscono per abilità intellettiva: la stragrande maggioranza della popolazione mondiale ha un QI nella media (tra 90 e 109), la percentuale degli individui che hanno un QI nettamente superiore (sopra i 130) è la stessa di coloro che ce l'hanno inferiore alla media (sotto i 69) e più ci si discosta dalla media, minore è il numero dei casi rappresentati.
Caratteristica peculiare del soggetto con ritardo mentale, è l'avere difficoltà in tutti o quasi tutti gli aspetti intellettivi esaminati; questo porta a due importanti considerazioni: l'interdipendenza delle diverse forme di intelligenza e la loro non equivalenza (il fatto che alcune componenti risultino maggiormente colpite di altre ci porta a pensare che siano quelle le più importanti e maggiormente collegate fra loro). E' importante dunque riuscire a comprendere quali siano queste forme centrali dell'intelligenza.
Per alcuni aspetti, il profilo intellettivo di un soggetto con ritardo mentale può essere paragonato a quello di un bambino piccolo; vi sono però importanti differenze: la plasticità del cervello di un bambino piccolo che si esplica ad esempio nella sua grandissima capacità di apprendimento non è neanche lontanamente paragonabile alla rigidità mentale del soggetto con ritardo che presenta difficoltà nell'elaborare e nel lavorare sulle informazioni che gli vengono presentate, nella capacità di transfer e di problem solving in situazioni nuove.
Il ritardo mentale è fondamentale per capire cosa sia l'intelligenza perché, arrivando a comprendere quale aspetto è assente nel soggetto con ritardo mentale, potrebbe portare a comprendere il fulcro dell'intelligenza. Lo stesso ragionamento può essere fatto in un caso apparentemente simmetrico: quello della genialità.
Il genio o colui che viene considerato tale presenta capacità intellettive notevoli combinate a specifiche abilità molto elevate e a tratti di personalità caratteristici (famoso è il binomio Genio e follia).
Tutte le teorie dell'intelligenza devono però tener conto del fatto che esistono diverse forme eccezionali di intelligenza che Cornoldi (2007) suddivide in:

- Talentosi: persone con forme altamente specifiche di intelligenza (Napoleone ad esempio era un genio militare);

- Creativi: persone che trovano soluzioni e utilizzano forme di espressione originali a cui nessun altro aveva pensato (per esempio Leonardo da Vinci che si poneva problemi su cui nessun altro a quell'epoca aveva riflettuto);

- Geni: ricordati e riconosciuti per i loro prodotti;

- Dotati: persone che ottengono prestazioni elevate in tutti i compiti intellettivi;

- Superesperti: persona specializzata in una determinata attività intellettiva (ad es. i campioni di scacchi); in questo caso vi è
una componente esperenziale molto importante.

Non esiste dunque una definizione univoca ma piuttosto multisfaccettata di personalità geniale; molti di coloro che comunemente vengono considerati geni non presentano un'intelligenza al di sopra della media ma semplicemente dei talenti eccezionali.

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Intelligenza visuo-spaziale: quali implicazioni didattiche? Uno studio su un campione sardo

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Informazioni tesi

  Autore: Ylenia Moi
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Pedagogia
  Relatore: Maria Pietronilla Penna
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 95

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