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La giustizia riparativa e la mediazione penale: aspetti teorici e analisi dell'esperienza italiana

Gli obiettivi della giustizia riparativa

La giustizia riparativa supera la logica della punizione, ponendo come presupposto fondamentale il recupero della responsabilità e l'adozione di azioni positive del reo nei confronti della vittima. In questo modo, vittima e autore di reato divengono figure attive all'interno del processo, che attraverso programmi di mediazione, pervengono a un accordo equo che soddisfi le esigenze di entrambe le parti. «Al carattere di afflittività della pena secondo i classici, e a quello di trattamento e di risocializzazione secondo il modello riabilitativo, si evidenzia adesso il connotato reintegrativo della sanzione. La pena riparativa diventa il risultato di una procedura, ispirata a caratteri informali - la mediazione- e si concretizza in un accordo tra le parti, da sottoporre successivamente alla ratifica del giudice: una sanzione che sia al tempo stesso obbligazione per l'autore del reato, ma anche e soprattutto risarcimento per la vittima e la società»
Attraverso il percorso di mediazione la riparazione nella giustizia riparativa è ancorata a finalità ben più profonde che oltrepassano il mero risarcimento. E questo, è possibile grazie a una serie di passaggi che vanno dall' acquisizione del reo della propria responsabilità per il danno cagionato alla comprensione della sofferenza della vittima, dalla elaborazione da parte della vittima del proprio vissuto di sofferenza al riconoscimento da parte della comunità dei livelli di rischio di vittimizzazione.
Gli obiettivi della giustizia riparativa si differenziano a seconda dei destinatari cui sono rivolti, e dono riassumibili principalmente:
Nel riconoscimento della vittima: la giustizia riparativa si pone come obiettivo primario quello di mettere in primo piano i bisogni delle vittime attraverso un loro attivo coinvolgimento e il riconoscimento della sofferenza da parte del reo insita nel processo di vittimizzazione. È importante che l'autore di reato comprenda le conseguenze del suo comportamento e che superi la concezione spersonalizzante che ha della vittima per poter intraprendere un percorso riparativo e responsabilizzante.
Nella riparazione del danno nella dimensione globale: all'interno della giustizia riparativa il danno non è solo una questione meramente economica, ma implica soprattutto la comprensione della sofferenza psicologica e fisica che ha subito la vittima.
Nell'autoresponsabilizzazione del reo: sebbene la giustizia riparativa sia orientata in particolare, verso la soddisfazione dei bisogni delle vittime, la figura del reo non passa affatto in secondo piano, ma continua a essere un co protagonista nella gestione del conflitto che riconosce la propria responsabilità nei riguardi della sofferenza altrui e che decide spontaneamente di intraprendere le attività riparative. Attraverso la sua adesione in percorsi di riconciliazione ha la possibilità di esplorare i prodotti che la sua condotta ha causato anche, attraverso l'ascolto concreto della vittima.
Nel coinvolgimento della comunità: la sofferenza della vittima diventa un mezzo per attivare un processo di responsabilizzazione da parte della comunità nei confronti delle questioni legate alla criminalità e al controllo sociale. La giustizia riparativa tende a promuovere la pacificazione all'interno della comunità, che il reato ha compromesso. Per il modello riparativo le misure di controllo non possono rimanere pertanto, unica prerogativa dello stato.
Nel contenimento dell'allarme sociale: Spesso le istituzioni, non riescono a lenire il senso di insicurezza della comunità, a causa della lentezza delle procedure e a gestire la ripetizione di comportamenti criminosi. La riappropriazione della gestione del conflitto da parte della comunità, dunque, restituisce il controllo su eventi che destano un senso di insicurezza nella società. [...]

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La giustizia riparativa e la mediazione penale: aspetti teorici e analisi dell'esperienza italiana

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Informazioni tesi

  Autore: Emanuela Dragani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Sociologia del diritto e del crimine
  Corso: Sociologia
  Relatore: Michele Cascavilla
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 42

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Parole chiave

mediazione penale
giustizia riparativa
giudice di pace
paradigma riparativo

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