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Strumenti di ''Climate Policy'' della Banca Centrale Europea

Green lending facilities come soluzione al dilemma tra stretta monetaria e transizione energetica

In un discorso tenuto il 10/01/2023, Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE, ha sollevato il dilemma che si trova a fronteggiare attualmente la BCE, ossia quello tra la politica monetaria restrittiva e la transizione energetica [Sch23].
Come ben noto, infatti, la BCE attualmente sta applicando una politica monetaria restrittiva per fronteggiare l’aumento dell’inflazione nell’Eurozona (figura 2.2), iniziato nel 2021 con la fine delle restrizioni dovute alla pandemia di COVID-19, e aggravato dallo shock di offerta di materie prime (in particolare energia) dovuto all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022; in contrapposizione a questa stretta monetaria, si presenta la transizione energetica, che richiede, invece, investimenti di enormi dimensioni in innovazioni tecnologiche e fonti di energia a basse emissioni di CO2.

Nel suo discorso, Schnabel riconosce che, a meno che non vengano ridotte rapidamente le emissioni di CO2, le economie dell’Eurozona rimarranno esposte ai rischi della climateflation e della fossilflation, ossia le persistenti pressioni inflazionistiche dovute all’aumento della frequenza di disastri naturali e alla dipendenza da gas, petrolio e carbone. Nonostante quanto appena riportato, la BCE ritiene che sia preferibile agire immediatamente per la stabilità dei prezzi, perché questo porterà benefici alla società nel lungo termine e faciliterà la transizione energetica. Per questo motivo, Schnabel afferma esplicitamente che le green TLTROs possono essere uno strumento da considerare in futuro, quando la politica monetaria ritornerà ad essere espansiva (come affermato sopra, infatti, stimolano i prestiti all’economia reale), ma non sono un’opzione compatibile con l’attuale politica monetaria restrittiva.

In un articolo pubblicato il 23/01/2023 per "Green Central Banking", tuttavia, vengono proposte proprio le green lending facilities come soluzione al dilemma tra stretta monetaria e transizione energetica [SK23]. Gli autori, Paul Schreiber e Lukazs Krebel, ritengono che il mancato supporto immediato alla transizione energetica possa portare la BCE a non soddisfare il suo mandato primario di stabilità di prezzi. Essi pongono, inoltre, due critiche all’argomentazione di Schnabel di non implementare i green TLTROs perché contrari alla stretta monetaria:
• Innanzitutto, la BCE deve garantire la stabilità dei prezzi sia nel breve che nel lungo termine. Le azioni promesse da Schnabel, invece, sono focalizzate solo sul breve termine, lasciando l’UE esposta a futuri rischi inflazionistici (come la climateflation e la fossilflation citati sopra)
• In secondo luogo, l’utilizzo di una politica "a doppio tasso", come quella delle green facilities (in cui c’è un tasso ordinario e uno per le banche che soddisfano i requisiti delle green TLTROs), riuscirebbe sia a proteggere le attività necessarie alla transizione energetica dalla stretta monetaria, sia a preservare l’impatto di tale stretta sul resto del sistema economico

Gli autori, quindi, ritengono che proprio lo strumento delle green lending facilities, rifiutato esplicitamente da Schnabel, possa essere risolutore del dilemma.
In conclusione, viene suggerito, riprendendo una proposta della campagna Unlock [Unl22], che il primo target green delle TLTROs potrebbe essere l’efficientamento energetico degli edifici: esso, come affermato anche dalla BCE, rende le famiglie e le imprese meno sensibili agli shock di prezzo dell’energia, e contribuisce a ridurre la sensibilità dei prezzi alla volatilità dei prezzi dei combustibili fossili.

Questo brano è tratto dalla tesi:

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Informazioni tesi

  Autore: Paolo Sebastiani
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Marco Di Pietro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 27

FAQ

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