Il ruolo della banca e della pubblica amministrazione nel processo di internazionalizzazione delle PMI: evoluzione dei servizi finanziari e reali

Vengono considerati servizi all’internazionalizzazione un’ampia serie di interventi agevolativi, di ordine sia reale che finanziario, a sostegno delle imprese che internazionalizzano. Da questa prima semplice definizione si distinguono chiaramente due tipologie di servizi rivolti alle imprese che espandono all’estero: i servizi reali ed i servizi finanziari.
I servizi reali all’internazionalizzazione (SRI) possono essere descritti come strumenti di politica economica, di carattere non erogatorio, che mirano ad aiutare le imprese a superare le barriere che esse incontrano apprestandosi ad internazionalizzare oppure cercando di consolidare le loro posizioni nel mercato estero. La funzione principale dei SRI è dunque quella di aiutare le imprese a superare le barriere all’internazionalizzazione ed in questo ambito consentire all’impresa di acquisire maggior conoscenza dei processi esteri, aumentare l’occupazione, accrescere la competitività internazionale ed incrementare le performance.
I servizi finanziari all’internazionalizzazione (SFI) sono anch’essi strumenti che mirano a favorire le politiche di internazionalizzazione delle imprese ma hanno carattere tipicamente erogatorio e nello specifico possono assumere le forme di: finanziamenti all’impresa, garanzie o forme di assicurazione pubblica. Sia i servizi finanziari che quelli reali possono essere somministrati tanto da enti pubblici che da istituzioni private (banche e assicurazioni), mentre ciò che maggiormente contraddistingue le due tipologie di servizi sono gli effetti prodotti sull’impresa: i SRI rimediano alla carenza di informazioni o capacità manageriali, i SFI tendono ad eliminare le difficoltà connesse all’accesso al credito da parte delle PMI. L’offerta di servizi all’internazionalizzazione ha acquisito una certa importanza in Italia già dalla metà degli anni ‘70, quando, per rispondere alla crisi delle grandi imprese fordiste, si è contrapposto lo sviluppo di un nuovo tessuto imprenditoriale costituito essenzialmente da operatori di piccole e medie dimensioni. Negli anni ‘90, il cambiamento dello scenario economico internazionale ha ulteriormente comandato la necessità di supportare le imprese italiane in un’ottica incentivante nel competere sui mercati internazionali, portando ad ampliare la gamma dei servizi. Purtroppo, l’attività a sostegno dell’internazionalizzazione (specialmente da parte degli enti pubblici) non sempre ha saputo trasformare le tipologie di servizi di supporto, rimanendo agganciata ad un concetto di internazionalizzazione basato principalmente sulla semplice esportazione, quando le imprese, soprattutto negli ultimi anni, hanno assunto forme di apertura internazionale diverse. In questo contesto, si sono affiancate le istituzioni private che, da un lato hanno saputo cogliere l’opportunità rispondendo alla domanda della propria clientela, dall’altro hanno cominciato ad erogare servizi (sia finanziari che reali) generando, di fatto, un mercato dei servizi a supporto dell’internazionalizzazione.