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Dislessia: tra difficoltà, strategie e risorse

Identificazione precoce della dislessia e prevenzione

Secondo gli studi longitudinali l’intervento precoce ha un ruolo favorevole per la determinazione dell’evoluzione dei disturbi specifici dell’apprendimento, senza però etichettare diagnosticamente l’alunno ma con la finalità di limitare l’insuccesso scolastico. La precocità e la tempestività degli interventi appaiono sempre più spesso in letteratura tra i fattori prognostici positivi.
L’aumento dei dislessici ha aumentato anche le attività di screening in tutte le scuole, a volte anche senza un modello di riferimento. I limiti di questo progetto sono di due tipi: vengono segnalate come a rischio, e quindi inviate la struttura sanitaria, un numero di soggetti elevato che non presenta alcun disturbo. Un altro limite è che gli screening vengono condotti dall’esterno utilizzando strumenti condivisi in ambito pedagogico ma i risultati non vengono discussi con famiglie e insegnanti.
Come primo screening si potrebbero usare questionari osservativi dov’è importante considerare l’ambiente e il ruolo dell’insegnante e un’osservazione diretta. Per quanto riguarda l’osservazione è molto importante utilizzare sistematiche procedure per non essere soggettivi in quanto tutto dovrebbe avvenire con massima obiettività. Si possono avere delle osservazioni dirette del comportamento oppure indiretti utilizzando questionari interviste, tenendo conto che quest’ultimi si somministrati a un adulto, può riportare delle considerazioni soggettive con giudizi personali e quindi distorti anche se spesso involontarie. Nei questionari sono presenti quesiti sia aperti che chiusi, in quelle chiuse e quindi con una risposta predefinita le risposte sono standardizzate e quindi sono più facili da analizzare senza dover perdere tempo con informazioni irrilevanti o con risposte come “non so”. Lo screening non può procedere se non autorizzato e ogni intervento deve essere documentato, successivamente un accordo con il dirigente scolastico vengono comunicate le difficoltà alla famiglia e consiglia una valutazione della neuropsichiatra infantile.
È molto importante una diagnosi precoce per intervenire subito sulle difficoltà del bambino. Una diagnosi precoce offre dei vantaggi quali un lavoro tempestivo e mirato, prevenire l’insuccesso scolastico e si può evitare eventi negativi in quanto il bambino o il ragazzo possono colpevolizzarsi inutilmente. Non individuando questo disturbo il bambino si può sentire inadeguato e frustrato non vedendo riconosciuti i suoi sforzi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Dislessia: tra difficoltà, strategie e risorse

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Informazioni tesi

  Autore: Alessia Vanotti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2021-22
  Università: Università degli Studi di Perugia
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Claudia  Mazzeschi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 48

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Parole chiave

scuola
università
dislessia
dsa
disturbo dell’apprendimento
progetto vrailexia

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