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Gli animali di Sigmund Freud

Il bestiario freudiano

Dopo aver vagliato le comparse animalesche nella vita privata di Freud e negli anni pre-psicoanalitici focalizzeremo la nostra attenzione sugli scritti e sugli studi di natura appunto analitica dello psicoanalista viennese.

Tutti i lettori freudiani hanno avuto la possibilità di notare il corposo numero di presenze animali nelle opere dello psicoanalista. Alcuni, così come abbiamo già ricordato nel primo capitolo, si sono spinti a considerare Freud un vero e proprio bestiaris.

Inizialmente la presenza di animali nei racconti dei pazienti non venne presa molto in considerazione da Freud; è lo stesso psicoanalista a riconoscere questa trascuratezza in alcune note aggiunte alla trattazione del caso di Frau Emmy von E., un’isterica quarantenne che si sottopose alle cure di Freud nel maggio del 1889, comparso nelle pagine di Studi sull’isteria, opera scritta con l’amico e maestro Josef Breuer nel 1895.

Disgraziatamente ho mancato di indagare sul significato delle visioni animali di Frau Emmy, di distinguere, per esempio, ciò che vi era di simbolico nella sua paura degli animali da ciò che era il suo orrore reale, come avviene caratteristicamente in molti nevropatici fin dagli anni giovanili (Freud, 1895, 175)

La povera donna era costantemente perseguitata da allucinazioni e fobie ricorrenti, in particolare appunto di figure animali, che Freud si limitò a segnalare e ad annotare nello scritto senza però investigare sulla loro natura.

Solo negli anni a seguire lo psicoanalista oltre a segnalare approfondì i vari riferimenti analitici agli animali, basti pensare che due degli storici casi clinici freudiani siano universalmente conosciuti con suggestive denominazioni animalesche, stiamo parlando de L’uomo dei topi e de L’uomo dei lupi naturalmente.

Nella nostra arca psicoanalitica incontreremo lupi, topi, cavalli, pesci, uccelli, insetti e altro ancora. Ogni animale, nella particolare visione zoologica freudiana, diverrà portatore di un significato nascosto, che solo la psicoanalisi sarà in grado di riportare alla luce. Essi compariranno nei sogni e nelle allucinazioni, saranno causa di fobie e angosce, saranno simboli e sostituti paterni, rivestiranno ruoli quindi non trascurabili che verranno messi in luce nel corso dell’analisi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Gli animali di Sigmund Freud

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppina Pascuzzo
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della Comunicazione
  Relatore: Felice Cimatti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 101

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