L'affermazione dello standard nel settore dei giochi di abilità a distanza. Il caso italiano poker online.

La differenza sostanziale che distingue il poker nella modalità torneo da quella cash è che, mentre nella prima i giocatori pagando l’iscrizione ottengono un numero di chips uguale agli altri concorrenti, finite le quali il giocatore verrà eliminato dalla partita, nel cash game i giocatori possono acquistare un numero indefinito di chips per un numero infinito di volte secondo le disponibilità economiche; inoltre i giocatori potranno entrare ed uscire dalla partita in qualsiasi momento, sia che essi siano in perdita o in vincita; questi elementi rendono più azzardosa la modalità cash rispetto a quella torneo. Il decreto 186/2007 prevedeva la modalità torneo come unica tipologia di gioco consentita; ora con il disegno di legge straordinario per il terremoto dell'Abruzzo si vuole introdurre la modalità di gioco definita “in forma diversa da torneo”, appunto il cash game; il giorno 26 agosto 2008 il direttore generale dei Monopoli di Stato, Raffaele Ferrara, ha presentato alla Commissione Europea lo schema di decreto concernente la disciplina a questa nuova modalità. Il decreto vivrà il suo periodo di "stand still", ossia novanta giorni entro i quali il decreto rimarrà visibile, ed aperto a proposte di modifica da parte della stessa Commissione o di qualcuno tra gli Stati membri. In assenza di richieste di modifica, il decreto diventerà esecutivo. I punti focali del decreto interessano l’innalzamento a 250 Euro il livello massimo di buy-in per il gioco a torneo, e la fissazione in 1.000 Euro la posta massima per il cash. Il decreto prevede inoltre che l’imposta unica sui tornei rimanga invariata al 3% mentre per il cash game il prelievo automatico dello Stato avverrà sulla base del 20% delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore; è prevista la destinazione a montepremi di almeno il 90% della raccolta.