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Generazione mille euro: giovani tra precarietà e flessibilità

Il concetto di flexicurity

La Commissione Europea nel Libro Verde “Modernizzare il diritto del lavoro per rispondere alle sfide del XXI secolo”, di fronte all’ampia deregolamentazione dei mercati del lavoro europei, ha posto l’obiettivo della flexicurity a capo dell’agenda politica dei paesi dell’Unione. Con il termine flessicurezza si indica “una strategia politica che tenta, in modo consapevole e sincronico, di migliorare la flessiblità dei mercati del lavoro, delle organizzazioni lavorative e dei rapporti di lavoro da una parte, e di migliorare la sicurezza - sicurezza sociale e occupazionale - in particolare per i gruppi deboli dentro e fuori dal mercato del lavoro dall’altra parte”. Con questo concetto si vuole passare dalla sicurezza del posto di lavoro alla sicurezza dell’occupazione che si può realizzare con migliori opportunità lavorative e maggiore sicurezza sociale per i lavoratori atipici. Quindi, la flexicurity è una strategia che vuole aumentare la flessibilità ma anche la sicurezza sociale e l’occupazione.

Il successo della Danimarca
Nel caso della flexicurity molto famoso è il caso della Danimarca. Dal 1993 la Danimarca sta vivendo una nuova ‘età dell’oro’: elevato tasso d’occupazione e una relativamente florida situazione economica hanno consentito l’uscita dalla crisi iniziata negli anni Ottanta. La disoccupazione è diminuita e il tasso d’occupazione è tra i più alti d’Europa. Da un tasso di disoccupazione del 12,4% nel 1993 si è passati al 3,8% del 2007. Questo anche perché la flessicurezza “viene perseguita mediante una combinazione di misure attive e passive, le quali comprendono: ampia libertà di licenziamento da parte dell’ impresa, però con un ampio preavviso (…); dispositivi di legge per assegnare automaticamente un posto di lavoro a tempo indeterminato a chi abbia cumulato un dato periodo di lavoro, o un dato numero di contratti temporanei presso agenzie temporali (…), indennità di disoccupazione relativamente generose, (…); obbligo per il disoccupato di seguire piani intensivi di formazione intesi a migliorare la sua occupabilità, penalità amministrative severe per il disoccupato che rifiuta i lavori proposti.”

Si può parlare di un vero successo?
Questa domanda è lecita in quanto la Danimarca ha uno dei più alti tassi di occupazione d’Europa (anche perché da questo tasso sono state escluse alcune categorie di lavoratori e coloro i quali vanno in pensione anticipata, così facendo diminuisce anche la quantità di popolazione attiva). Quindi, se anche questi numeri entrassero nel computo della disoccupazione danese, il tasso aumenterebbe di molto. C’è comunque da dire che la flexicurity ha migliorato la situazione danese, specialmente in termini di sicurezza per i lavoratori, che con queste misure riescono ad avere meno timore della disoccupazione e della precarietà.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Generazione mille euro: giovani tra precarietà e flessibilità

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Informazioni tesi

  Autore: Silvia Montesanti
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Economia
  Corso: Discipline Economiche e Sociali
  Relatore: Paolo Caputo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

FAQ

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