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La disciplina del rapporto di lavoro a tempo parziale nel pubblico impiego. La regolamentazione dell’istituto nell’Azienda Ospedaliero Universitaria Sant’Andrea

Il contingentamento e il divieto di frammentazione

Il legislatore nulla dispone né in ordine al numero dei rapporti a tempo pieno trasformabili a tempo parziale, né in ordine all’entità minima della riduzione dell’orario di lavoro.
La lacuna è stata colmata negli anni dalla contrattazione collettiva di settore: riguardo alla prima problematica, i CCNL prevedono univocamente il contingentamento dei posti a tempo parziale, disponendo che il numero di tali rapporti non possa superare il 25% della dotazione organica complessiva di ciascuna area o categoria rilevata al 31 dicembre di ogni anno60, con previsione dell’arrotondamento per eccesso del predetto limite al fine di arrivare comunque all’unità61.
Per quanto concerne il secondo aspetto, si prevede invece che la prestazione lavorativa a tempo parziale non possa essere inferiore al 30% di quella a tempo pieno; si tratta del c.d. divieto di frammentazione dei posti, preordinato sia ad evitare un grave pregiudizio alla funzionalità dell’amministrazione, che un’insufficiente garanzia economica per il lavoratore62.
La disposizione è oggi contenuta negli artt. 73 comma 2 e 74 c. 1 del CCNL Comparto Sanità stipulato il 02/11/2022.
Si noti che, in ordine al contingentamento dei rapporti a tempo parziale, la norma che fissa il limite dei posti trasformabili al 25% non è inderogabile: la predetta percentuale può infatti essere elevata di un ulteriore 10% in presenza di gravi e documentate situazioni familiari previamente individuate in sede di contrattazione integrativa63.





[60] La previsione di tale contingente, poi ripresa dalla contrattazione collettiva di Comparto nel corso delle varie sequenze contrattuali, è stata introdotta dall’art. 22 c. 20 della L. n. 724/1994.
[61] Tale possibilità è stata prevista in origine dall’art. 58 ter della L. n. 662/1996, introdotto dall’art. 6 dell L. n. 140/1997.
[62] Brollo M., La nuova disciplina della trasformazione dal full-time al part-time nel lavoro pubblico, cit., pag. 232.
[63] Cfr. parere ARAN n. 1364 del 19/04/2019 in www.aranagenzia.it. L’art. 1 c. 64 della L. n. 662/1996 accordava la precedenza, ai fini della trasformazione del rapporto a tempo parziale, ai “familiari che assistono persone portatrici di handicap non inferiore al 70 per cento, malati di mente, anziani non autosufficienti, nonché ai genitori con figli minori in relazione al loro numero”.

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Macchiesi
  Tipo: Tesi di Specializzazione/Perfezionamento
Specializzazione in Organizzazione, management, innovazione nelle pubbliche amministrazioni
Anno: 2023
Docente/Relatore: Valerio Maio
Istituito da: Università Telematica TEL.M.A.
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 72

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Parole chiave

part-time
rapporto di lavoro a tempo parziale
comparto sanità

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