Skip to content

Attaccamento e psicopatologia: teoria dell'attaccamento e disturbo borderline di personalità

Il fallimento della mentalizzazione

Il termine mentalizzazione definisce la capacità del soggetto di interpretare il comportamento umano, proprio e altrui, in termini di stati mentali intenzionali; significa essere in grado di vedere gli altri come soggetti dotati di desideri, pensieri, sentimenti e progetti. È stato introdotto da Fonagy (1991), che studiando i risultati dell’AAI raccolti, si accorse che adulti con un attaccamento sicuro mostravano migliori capacità nella comprensione dei propri stati mentali in relazione alle loro esperienze infantili. Grazie alle ricerche di Fonagy è stato dimostrato come la mentalizzazione fornisca un possibile meccanismo per la trasmissione intergenerazionale dell’attaccamento (Holmes, 2017).

Genitori con alte capacità riflessive risultavano sicuri nell’attaccamento e avevano spesso figli sicuri, mentre una bassa capacità riflessiva nei genitori si collega ad un attaccamento disorganizzato nei bambini (Grienenberger et al., 2005). I traumi psicologici precoci rappresentano sicuramente la causa più probabile della compromissione della capacità di mentalizzazione. Lo sviluppo del Sé e della capacità di mentalizzare dipendono infatti dalla relazione di attaccamento, ragion per cui una disorganizzazione di tale relazione provocherebbe una disorganizzazione della struttura del Sé, che comporta un indebolimento della capacità di mentalizzare. (Bateman, Fonagy, 2004). In particolare, tale disorganizzazione deriva da risposte di rispecchiamento da parte del caregiver che non riflettono in modo accurato l’esperienza del bambino: il Sé a questo punto sarà soggetto a frammentazione, poiché il bambino sarà costretto a organizzare i propri stati interni in relazione alle restituzioni incongrue che riceve dal genitore. Il risultato sarà un internalizzazione delle rappresentazioni dello stato dei genitori anziché dei propri, generando così un Sé alieno: una struttura che contiene le rappresentazioni dell’oggetto cattivo, e i tentativi del Sé di fronteggiarlo (Fonagy et al., 2002). Il bambino allora si identificherà con l’aggressore, e percepirà l’intenzione malevola dell’abusante come proveniente dall’interno del proprio Sé, finendo per provare un sentimento di odio verso se stesso. Tutto ciò provoca il fallimento della mentalizzazione.

Tuttavia, quasi tutti siamo soggetti ad un parziale fallimento del rispecchiamento che provoca parti aliene nel Sé, ma saranno fronteggiate da buone capacità di mentalizzazione nel caso di bambini che pur maltrattati, possono contare su una buona relazione di attaccamento e saranno quindi capaci di risolvere l’esperienza traumatica, senza necessariamente sviluppare un disturbo grave di personalità. Solamente bambini con attaccamento disorganizzato avranno parti aliene del Sé più estese a causa della compromissione della capacità di mentalizzare. Con il tempo, il carattere persecutorio della parte difettosa del Sé potrebbe diventare intollerabile per il bambino, che tenderà ad utilizzare strategie per liberarsene: esternalizzare il Sé torturante proiettandolo su altre persone che fungano da contenitore garantisce ad esempio, un illusorio senso di controllo e sicurezza, e diventerà fondamentale per ristabilire una coerenza nella propria identità. La disorganizzazione del Sé inoltre rappresenta un fattore di vulnerabilità per i bambini, che diventeranno più sensibili ad eventuali traumi, e saranno piuttosto incapaci di comprendere i processi di pensiero propri e altrui. Fonagy e collaboratori (1995) evidenziarono che l’arresto difensivo della capacità di mentalizzazione da parte di un soggetto che ha sperimentato un’esperienza traumatica precoce, possa essere l’origine di alcune caratteristiche dei disturbi di personalità.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Attaccamento e psicopatologia: teoria dell'attaccamento e disturbo borderline di personalità

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Simona Vitale
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2017-18
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Psicologia
  Corso: Psicologia
  Relatore: Giuseppe Craparo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 43

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi