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Il D.Lgs. 118/2011 e il comune di Alessandria: il riaccertamento straordinario dei residui e le sue conseguenze

Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità

L'altro importante istituto introdotto dal principio di competenza finanziaria potenziata è il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE). Esso pone come obiettivo principale quello di impedire l'accertamento di entrate future avendo una natura assimilabile a quella di un fondo rischi, volto a ridurre se non ad annullare, gli effetti negativi derivanti dal mancato conseguimento di entrate difficilmente riscuotibili (ARCONET, Ragioneria Generale dello Stato).
Come evidenziato dai tre anni di sperimentazione, l'impatto del Fondo crediti di dubbia esigibilità nei bilanci delle amministrazioni è stato molto forte. Difatti l'applicazione del principio contabile relativo alla contabilità finanziaria prevede che anche i crediti di dubbia esigibilità debbano essere accertati integralmente nell'esercizio, salvo un accantonamento all'apposito fondo, le cui economie confluiscono nel risultato di amministrazione come componente accantonata. Questo fa capire la sua importante funzione, in qualità di accantonamento prudenziale al fine di attenuare eventuali effetti negativi derivanti dalla mancata riscossione di entrate accertate.
Per meglio comprendere le potenzialità dello strumento si rende necessario richiamare ciò che viene stabilito dal principio contabile applicato 3.3 con riferimento:
• all'accantonamento effettuato nel bilancio di previsione
• all'accantonamento del risultato di amministrazione operato in occasione dell'approvazione del rendiconto di gestione.
Esso prevede che "le entrate di dubbia riscossione sono accertate per l'intero importo del credito, anche se non è certa la loro esazione integrale, ad esempio le sanzioni amministrative al codice della strada".
La previsione del fondo quindi è effettuata con riguardo ai crediti che si prevede si formeranno nel corso dell'esercizio.
È necessario sottolineare come, per queste entrate di dubbia o difficile riscossione, è vietato il cosiddetto accertamento per cassa; difatti, per tali crediti è obbligatorio effettuare un accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità nel bilancio di previsione e vincolare una quota di risultato di amministrazione in sede di rendiconto, tenendo presenti i seguenti aspetti:
• la dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si formeranno nell'esercizio;
• la loro natura e la capacità di riscossione dei crediti di dubbia e difficile esazione nei precedenti cinque esercizi.
A tal proposito si evidenzia il fatto che l'analisi dei crediti per la determinazione del fondo è lasciata al singolo ente, il quale, deve tenere presente che vi sono alcune entrate che vengono considerate sicure tra cui le entrate tributarie oppure i crediti da altre Amministrazioni Pubbliche. Se invece un credito viene dichiarato definitivamente inesigibile allora si procede all'eliminazione delle scritture finanziarie e alla riduzione della quota accantonata per l'importo pari al credito eliminato. Esso avviene anche trascorsi tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia o difficile esazione non riscosso. In questi casi, il responsabile del servizio competente alla gestione dell'entrata, valuta l'opportunità  di operare lo stralcio di tale credito dal bilancio sempre riducendo di un importo pari il fondo accantonato (ARCONET, Ragioneria Generale dello Stato).
Per quanto riguarda la determinazione dell'accantonamento si può affermare come essa non sia libera, ma sia il risultato della prosecuzione di un iter stabilito dalla normativa, che trova la propria evidenza nell'Allegato 9-c del bilancio, il quale, per garantire una maggiore confrontabilità  e trasparenza dei dati, prevede la dimostrazione della composizione del Fondo crediti di dubbia esigibilità per le tipologie di entrate. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il D.Lgs. 118/2011 e il comune di Alessandria: il riaccertamento straordinario dei residui e le sue conseguenze

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Informazioni tesi

  Autore: Alessandro Gallina
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Lorenzo Gelmini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 68

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Parole chiave

enti
amministrazione
armonizzazione
disavanzo
pubblica
contabilità pubblica
sbilancio
conti pubblici
dlgs. 118
bilanci degli enti

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