Skip to content

Due donne in convento: un confronto tra La vie de Marianne di Marivaux e La religieuse di Diderot

Il legame tra due racconti di vita: Marianne e Tervire

In quest’ultimo paragrafo mettiamo in parallelo la storia della protagonista con quella della religiosa Tervire. La storia, stando allo studio di Gerard Genette, è una vicenda meta diegetica e si configura come un racconto orale da parte di un narratore interno al primo racconto, Marianne appunto, a sua volta destinataria interna della narrazione.
Dopo la sesta, settima e ottava parte del romanzo dedicata alle riflessioni della protagonista, l’autore rilancia l’interesse del lettore inserendo la storia di Tervire.
Questo racconto presenta un ritmo più vivo e le digressioni scompaiono. Le storie della vita di entrambe le donne non presentano molte differenze, anche se riscontriamo che per Marianne la famiglia è vista come un paradiso perduto, mentre la religiosa è stata abbandonata dalla madre e ne soffre.
Ciò mostra che se anche se la ragazza conosce le proprie origini, esse non assicurano la felicità a causa della mancanza d’affetto da parte della famiglia. L’educazione di Tervire è stata assicurata da un vecchio fattore che era al servizio del nonno, che gioca lo stesso ruolo del parroco di campagna che adotta Marianne. Più tardi sarà accolta da Mme Dursan che rispecchia lo stesso ruolo della benefattrice della protagonista. Si riscontrano episodi simili in entrambi i racconti, infatti il complotto organizzato dalla famiglia di Valville per ostacolare le nozze ha come eco quello del nipote del barone di Sercour che vuole danneggiare la reputazione della monaca; un altro episodio narra di una macchinazione progettata dalla stessa Tervire per riconciliare il figlio rinnegato con la madre. Tervire però, una volta ritrovata la madre naturale a differenza di Marianne diventa religiosa.

Il romanzo sembra invitarci a considerare il racconto della monaca come una narrazione in negativo e una situazione da non imitare e da evitare, a cui non dare importanza; è un racconto dissuasivo che ha come finalità quella di convincere Marianne a non prendere i voti e a non seguire il cammino intrapreso dalla religiosa.
Questo pensiero è chiarissimo ed emerge dalle parole di Tervire stessa:

Oui, Mademoiselle, plaignez-vous, soupirez, répandez des larmes dans ce premier instant-ci ; moi qui vous parle, je connais votre situation, je l’ai éprouvée, je n’y suis vue, et je fus d’abord aussi affligée que vous ; mais une amie que j’avais, qui était à peu près de l’âge que j’ai à présent, et qui me surprit dans l’état où je vous vois, me dit des choses sensibles. Je l’écoutai, elle me consola.

All’interno del romanzo, perciò, Marivaux mette in mostra la sua abilità nel creare delle simmetrie, senza mai dare l’impressione della ripetizione inutile. Come abbiamo già sottolineato precedentemente, ci sono delle analogie strutturali tra le due storie, che andiamo ad analizzare in dettaglio. La storia di Tervire occupa la nona parte, dove l’eroina non è più la stessa e il tono è cambiato. Come abbiamo detto, ci sono meno digressioni e riflessioni, ed il ritmo è più sostenuto e più rapido. La struttura del breve racconto inserito in un altro produce un puro effetto barocco, che incanta l’amante dei racconti. Come spiegato da Gérard Genette:

Tervire aussi avait connu une religieuse qui lui avait raconté son histoire et l’avait suppliée de ne pas entrer au couvent : elle l’avait momentanément convaincue, puisque Tervire songe alors au mariage, mais non définitivement, comme Marianne, puisqu’elle est religieuse lorsque l’héroïne la connaît et l’écoute.

Il fatto di non possedere una madre o di non essere riconosciuta come figlia dalla madre naturale rivelano un’analogia, anche se le due vicende sono apparentemente differenti. Tervire, come Marianne, conoscerà una serie di madri sostitutive e Mme Dursan e l’amica Dorfrainville occupano un posto simile a quello di Mme de Miran e Mme Dorsin. Le due ragazze saranno allo stesso tempo la preda di un falso devoto già maturo; un altro parallelismo è quello tra l’amore di Marianne e Valville e quello di Tervire e il giovane Dursan.
In entrambi i casi l’amore è incoraggiato dalla madre o nonna del giovane e l’eroina è assai invaghita, ma il giovane alla fine si rivelerà un infedele e la religiosa spiega a Marianne che l’amore perfetto non esiste, ma verrà sempre offuscato in seguito. Inoltre, l’autore si diverte a dipingere delle scene che presentano delle simmetrie non del tutto sviluppate, come quando Tervire, una volta malata, viene visitata frequentemente dal giovane abate, mentre al momento della malattia della protagonista le visite di Valville sono piuttosto rare. In entrambi i casi, però, lo sguardo delle due donne sull’insieme della vita è lo stesso: quello di una signora matura che contempla con tenerezza e una certa distanza l’eroina che fu e che ora potrebbe essere sua figlia. Anche se la religiosa è meno riflessiva della protagonista, ella confessa di provare un sentimento di intenerimento mentre ricorda gli eventi passati.
La narrazione della monaca si presenta dunque come uno specchio di quella di Marianne. Evidenti sono anche le analogie dei nomi dei personaggi, come il ritorno del nome Villot, che designa a sua volta il pretendente di Marianne imposto dal ministro e la famiglia di fattori presso i quali vive Tervire. Per quanto riguarda le similitudini a livello di struttura ricordiamo l’immagine della carrozza, infatti Marianne perderà i genitori per colpa di un incidente in carrozza, mentre la monaca ritroverà la madre naturale proprio in una carrozza. Un dettaglio non del tutto indispensabile, ma che inserisce una nota di realismo è sottolineato dal critico Christophe Martin, ossia quello della portiera della carrozza che ritorna in entrambi i racconti. La madre della protagonista muore cadendo sulla portiera, mentre la madre di Tervire, salendo, si mette seduta vicino alla portiera.

Je faisais, raconte Marianne, des cris épouvantables, à demi étouffée sous le corps d’une femme qui avait été blessée, et qui, malgré cela, voulant se sauver, était retombée dans la portière où elle mourut sur moi, et m’écrasait.

Gli psicanalisti ritengono che il vuoto all’interno della struttura che costituisce la carrozza sia un simbolo del ventre materno.
Stando allo studio di Béatrice Didier, un’altra tematica che unisce le due storie è quella del riconoscimento di un’identità civile morale; pensiamo ad esempio al riconoscimento da parte di Mme Dursan del proprio figlio, oppure al ritrovamento della madre da parte di Tervire. Ritroviamo anche il meccanismo grazie al quale viene riconosciuta a un personaggio una virtù morale; Climal, morendo proclama la virtù di Marianne e la cameriera confessa alla monaca la macchinazione di cui è stata vittima. L’autore mette in scena anche due tipi di riconoscimento differenti: un personaggio che scopre in un altro un’identità o una virtù che ignorava e un personaggio che ritrova una persona in un luogo dove ignorava che fosse.

Ad esempio, Valville quando scopre lo zio ai piedi di Marianne, la cui scena si rivela simmetrica poiché Climal scopre il nipote nella stessa posizione. Come affermato dalla studiosa nel suo saggio:

On voit toutes sortes de déclinaisons de la situation romanesque : une femme reconnaît une autre femme, cela semble la situation privilégiée où se révèle le lien mère-fille, mais aussi un homme reconnaît un autre homme ; il s’agit alors d’une relation d’hostilité avunculaire : Valville et Climal.

Possiamo concludere presentando un’ultima tematica importante per la narrazione, ossia quella del matrimonio con una persona di condizione sociale inferiore. La regola imposta dai genitori di sposare solo coloro che appartengono alla stessa classe sociale viene infranta dai figli che vengono emarginati dalla famiglia, ma poi, tramite il ritrovamento, avviene la loro reintegrazione. Nella storia di Marianne la benefattrice convinta delle nobili origini della ragazza non impedisce l’amore tra i due giovani, ma lo incoraggia, a differenza dei suoi parenti che rimproverano alla fanciulla il fatto di non avere una famiglia. Il tema del matrimonio con una persona di condizione sociale inferiore, invece, funziona in un modo più semplice e classico nella storia della monaca. Esso è assai importante tanto che si raccontano inizialmente gli eventi accaduti prima della nascita di Tervire. Il padre sposa Mlle de Tresle infrangendo l’ordine paterno poiché la ragazza è povera e, in una società dove il denaro assume sempre più importanza, il fatto di essere poveri era considerato un problema. Anche Dursan è il frutto della forma più caratteristica di nozze con una persona di rango inferiore in quanto la donna non è né nobile né ricca, perciò la scena di riconoscimento è la più patetica e drammatica di tutto il romanzo. Solamente dopo aver contratto una malattia mortale Dursan riuscirà ad ottenere la riconciliazione con la madre.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Due donne in convento: un confronto tra La vie de Marianne di Marivaux e La religieuse di Diderot

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giulia Berto
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2016-17
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere Moderne
  Corso: Lingue e culture moderne
  Relatore: Fabio Scotto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 120

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

diderot
marivaux
società maschilista
vita sentimentale
settecento
romanzo francese

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi