Trattazione teorica e pratica per l'implementazione di un controllo di gestione in cantiere

Il mercato edilizio è caratterizzato da una complessità che muta sia in relazione al settore produttivo sia all’area operativa che si considera; in questo paragrafo si cercherà di descrivere brevemente le caratteristiche principali del mercato edilizio al fine di inquadrare l’ambito operativo in cui l’impresa edile propriamente detta è inserita.
Innanzitutto, bisogna dare una definizione di quello che s’intende per “mercato”. Esso può essere descritto come il luogo in cui la domanda e l’offerta dei beni s’incontrano con la conseguente determinazione del prezzo; in relazione alla dimensione e alla localizzazione della domanda e dell’offerta si può parlare di mercato internazionale, nazionale, regionale o locale.
Nel caso dell’edilizia, in cui l’oggetto della produzione non è trasportabile, per fronteggiare una domanda molto diversa, non è possibile fare un discorso unitario perché tale campo abbraccia numerosi sottomercati.
Per l’edilizia residenziale si parla tipicamente di mercato locale poiché è abbracciata un’area geografica limitata che comprende solitamente una sola città e le sue immediate vicinanze. Ciò è dovuto prevalentemente alla già accennata non trasferibilità del bene casa e alla sua tipicità (posizione, forma e dimensione) che rende in sostanza impossibile l’offerta sul mercato di due beni identici, presupposto imprescindibile per l’esistenza di un mercato concorrenziale. La domanda e l’offerta che compongono il mercato dell’edilizia residenziale si possono incontrare all’interno di un’area dove si abbiano beni oggetto di scambio, non identici, ma almeno con caratteristiche omogenee che possono ugualmente soddisfare le diverse preferenze dei consumatori presenti. È, comunque, ovvio che la zona geografica in cui tali caratteri di fungibilità possono essere riscontrati, sia ristretta ad aree urbane più o meno estese in relazione a diversi fattori, primo fra tutti la presenza d’infrastrutture.
Se si considera invece, la domanda di “seconde case” ci si trova di fronte ad una maggiore estensione geografica dell’area interessata: è questo, comunque, un mercato diverso rispetto a quello considerato in precedenza ed è di dimensioni notevolmente minori.
È da queste considerazioni che si può, quindi, comprendere come la situazione operativa delle imprese edili sia profondamente diversa rispetto a quella delle imprese che hanno una produzione in serie, per le quali la trasportabilità dei beni implica l’esistenza di un mercato a livello nazionale e internazionale.
In una diversa situazione di mercato si trovano quelle imprese che operano nel campo delle opere pubbliche e dell’edilizia non residenziale: in questo caso la domanda si estende su scala nazionale ed estera giacché è richiesta una maggiore specializzazione e i lavori sono di più vasta complessità e dimensione. Tale mercato è strettamente influenzato dalle politiche economiche attuate dagli enti di governo. Qui avviene una maggiore concentrazione della produzione rispetto al comparto residenziale, cioè sono minori e di più ampie dimensioni le imprese operanti; dette aziende, inoltre, presentano spesso una particolare specializzazione e una vasta esperienza che consentono loro di ottenere talvolta appalti da Stati esteri.