Roberto Michels: la teoria delle élites e la critica del parlamentarismo

Gli interrogativi di Michels vertono principalmente sulla qualità e sulla quantità democratica di cui sono dotati i moderni partiti politici, al fine di verificare quanto queste siano capaci di influenzare l'assetto democratico degli Stati in cui militano, e dall'altra su «l'azione della democrazia sulla vita interna dei partiti politici che si professano democratici».

Il tema di fondo, che pervade tutta l'analisi michelsiana, attiene al nodo della democrazia di cui percepisce la crisi ontologica in quanto «la democrazia ha incontrato, non tanto innanzi a sé, quanto in se stessa, inciampi ed impedimenti, che non le sarà dato rimuovere se non in tenuissima misura». Allo scopo di indagare la patologia di cui è affetta la democrazia, Michels la sottopone alla «più spassionata delle autopsie».

Il sociologo conduce un'analisi scientifica dei fenomeni organizzativi umani, di cui il partito è un'espressione esemplare attraverso:

Lo studio e l'esame del partito politico costituiscono un nuovo ramo di scienza, che potrebbe essere qualificato come una Grenzwissenschaft [Scienza di confine], che confina da un lato con le discipline sociali ed economiche, da un altro con quelle psicologiche, e da un terzo lato con quelle storiche e che trovasi quindi in margine con parecchie scienze. Senonchè come tale, la nuova scienza sarebbe destituita di valore, se non potesse poggiare su una base granitica di analisi. La chiameremo sociologia applicata? Comunque, poco monta il titolo, purchè la cosa in sè sia riconosciuta non sprovvista di valore scientifico.

Nella Prefazione alla prima edizione tedesca de La Sociologia del partito politico è lo stesso Michels a indicare la natura della propria ricerca definendola come lo «schizzo di una teoria della struttura interna del partito politico».

Il partito, nella prospettiva di indagine adottata da Michels, germoglia contemporaneamente allo sviluppo di un fenomeno sociologico nuovo. La crescita economica innescata dall'inarrestabile sviluppo industriale che si verifica nella seconda metà del XIX secolo produce una modificazione irreversibile nel tessuto sociale, favorendo la nascita della società di massa che, grazie al progressivo allargamento del suffragio, scende in politica, nonostante alcuni limiti che indagheremo più avanti. [...]