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La sociologia processuale nello studio dei movimenti sociali contemporanei. Il caso Zeitgeist.

Il perché dei movimenti sociali – approccio sociologico

Tracciamo ora un breve excursus sociologico, e non solo, per spiegare e situare i movimenti – al momento considerati in senso generale come raggruppamenti di persone che rivendicano qualcosa, senza aggiungere specificazioni.
Max Weber inserisce l'azione dei movimenti all'interno del processo carismatico per cui, in periodi di particolare crisi della società, possono prendere forma fenomeni collettivi in cui si ha un grande coinvolgimento emotivo da parte degli aderenti, che vivono un'esperienza di comunanza eccezionale, trascinati dall'impeto e dalle doti straordinarie di un capo carismatico.

Questo agire, secondo Weber, è la molla principale dei mutamenti sociali; l'entusiasmo insito nell'esperienza del movimento rimane intatto allo stato nascente, sottraendosi a quella spinta alla razionalizzazione che rende tutto prevedibile e calcolabile, ma poi tenderà a scemare nella fase in cui il movimento si istituzionalizza, subito dopo aver scardinato i baluardi delle vecchie istituzioni. Emile Durkheim distingue due tipi di fenomeni collettivi: il primo costituito da organizzazioni, gruppi, corporazioni professionali come, ad esempio, i sindacati, il cui ruolo è quello di stipulare accordi per contenere eventuali conflitti tra due o più parti sociali.

Il secondo fenomeno collettivo è simile al movimento carismatico di Weber, essendo il solo capace di rompere le regole del gioco e di attuare un cambiamento che abbia incidenza storica di ampia portata:
"Il fenomeno collettivo di questo tipo, è quello dell'eccezionalità, dell'eroismo che sfugge alle ordinarie integrazioni ed evoluzioni sociali. […] È un fenomeno che chiama all'eccezionalità di una vita superiore, ma che non è destinato a durare [...]" (Antimo L. Farro, 'I movimenti sociali – Diversità, azione collettiva e globalizzazione della società').

Per Marx i fenomeni collettivi sono componenti essenziali per l'evoluzione storica della società; egli riferisce l'azione dei movimenti all'antagonismo tra capitalisti ed operai, rispettivamente i proprietari dei mezzi di produzione e i proprietari della forza-lavoro. Ma Marx traspone questo antagonismo “di fabbrica” ad un antagonismo di tipo più generale, tale da coinvolgere l'intera società, alla luce del fatto che l'emancipazione dell'operaio dal dominio capitalistico porta con sé l'emancipazione di tutta la società dalla proprietà privata, dalla schiavitù del lavoro. Per Marx, come per Weber, gli esiti dell'azione del movimento operaio devono necessariamente avere una trasposizione politica. Per tutti e tre gli autori l'azione del movimento va di pari passo con la possibilità di un'evoluzione sociale.

Ma, spostandoci sul piano della psicologia e della psicoanalisi, vediamo che l'aspetto della devianza si fa più pregnante di quello del cambiamento sociale. Gustave Le Bon è il primo a parlare di psicologia delle folle, all'interno delle quali il singolo perde la sua individualità regredendo ad uno stato primordiale, più istintivo, in cui la suggestione e l'imitazione giocano un ruolo centrale nel soffocare ogni tipo di razionalità. A capo della folla non c'è più un capo bensì un meneur, la cui dote principale non è la forza di spirito ma l'abilità oratoria, al limite del sofismo accorato.

Le folle diventano masse nel linguaggio di Sigmund Freud, all'interno delle quali il singolo non perde la propria individualità dissolvendosi completamente nell'inconscio collettivo del gruppo, bensì subisce alcuni tipi di regressione che però coinvolgono quello che è il suo inconscio individuale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sociologia processuale nello studio dei movimenti sociali contemporanei. Il caso Zeitgeist.

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Informazioni tesi

  Autore: Eleonora Salina
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Sociologia e ricerca sociale
  Relatore: Angela Perulli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 187

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