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Trades Union Congress: Strumento di pressione sui Partiti Politici

Il Piano di Welfare State

La Gran Bretagna, grazie ai sacrifici condivisi da tutta la popolazione, durante la seconda Guerra Mondiale, seppe cogliere dalla compattezza sociale ritrovata, l'iniziativa per un coraggioso programma di Welfare State; ossia per uno stato del benessere. La presenza al governo dal 1945 al 1950 dei laburisti guidati da Clement Attlee (1883-1967) fu fondamentale. Anche se nel 1951 fu sconfitto da Winston Churchill (1874-1965) e assunse la carica di capo dell'opposizione laburista, durante il suo mandato, ―in politica interna nazionalizzò le miniere e le ferrovie, rafforzò il potere dei sindacati e diede vita ad un forte stato sociale che fu mantenuto anche dai successivi governi conservatori sino a quando entrò irrimediabilmente in crisi, alla fine degli anni settanta e fu, quindi, fortemente ridimensionato da Margaret Thatcher.

Si partì nel 1942 da un programma presentato da una commissione al Parlamento, di riorganizzazione delle norme sullo stato sociale. Il piano prevedeva una diffusione delle assicurazioni sociali a quasi tutti i cittadini e la creazione di un salario minimo nazionale capace di assicurare una esistenza dignitosa. L'obbiettivo e, l'assoluta novità in Gran Bretagna del piano Beveridge (dal nome del suo relatore), si trovava nella decisiva vittoria sulla povertà e sulla miseria, attraverso l'allargamento delle tutele, dai lavoratori a tutti i cittadini. Si ebbe quindi il pieno riconoscimento del diritto naturale, storicamente, contrasto tra le classi abbienti e i poveri.
L'accordo tra il Partito liberale e le forze laburiste, si fondava sul condiviso pensiero che solo l'intervento dello stato, avrebbe potuto garantire equità sociale e risorse per un riformismo che agisse in maniera capillare e profonda in tutti gli strati sociali. Risorse, le cui entrate, furono programmate nel 1909, con il famoso budget di quello stesso anno, con cui si aumentava esponenzialmente la quota richiesta alle persone più facoltose.

Il piano Beveridge, è stato attuato dal governo laburista senza modifiche, integrandolo altresì con interventi nei campi dell'istruzione e dell'edilizia pubblica a carico della collettività. Il Welfare State che in Gran Bretagna come in altri paesi, andava a sommarsi ai costi per la gestione di settori commerciali e produttivi pubblici, è stato però all'origine della crescita costante del debito pubblico. Nonostante questo, non si è avuto alcun taglio al programma per lungo tempo, poiché indubbiamente lo stato sociale e le politiche di redistribuzione dei redditi, favorivano il consenso politico. Nel 1976 l'allora primo ministro James Harold Wilson (1916–1995) che una volta aveva promesso di usare il calore bianco della tecnologia per ammodernare la Gran Bretagna, per superare la crisi in cui verteva lo Stato, ha chiesto aiuto al FMI. Wilson di fronte al gap del governo inglese, ha cercato di preservare il benessere e la stabilità sociale del Welfare State letteralmente ad ogni costo, applicando una politica deflazionistica e il controllo sociale' dei redditi concertato con le Trade Unions.
Tutti i suoi sforzi sono stati però vani e riconosciuti i suoi errori, ha rassegnato le dimissioni nel 1976.

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Informazioni tesi

  Autore: Fabiana Casagrande
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2009-10
  Università: Università degli Studi Roma Tre
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
  Relatore: Tania Zulli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 82

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