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Gli effetti economici dell'Irap, l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive

Il presupposto del tributo

L'IRAP appare, nel nostro ordinamento, come un'imposta inusuale, atipica, che mette alla prova le tradizionali concezioni dei giuristi e che ha sollevato non pochi problemi di classificazione dell'imposta stessa, in particolare, il suo inserimento tra le imposte dirette ovvero tra quelle indirette.
È, tuttavia, lo stesso legislatore a definire il tributo come un'imposta reale, facendo propendere, quindi, la sua collocazione verso quelle indirette.
L'Irap è l'unica imposta a carico delle imprese, non applicata all'utile di esercizio, che è proporzionale al fatturato.
Il presupposto oggettivo dell'Irap è, in linea generale, individuato nel valore aggiunto derivante dall'esercizio di un'attività autonomamente organizzata per la produzione di beni e di servizi.
Sotto il profilo civilistico il requisito dell'organizzazione è, infatti, elemento imprescindibile e costitutivo delle nozioni di imprenditore e di azienda.
Esaminando l'art. 2 del D. Lgs. n. 446/97, potrebbe destare quindi perplessità l'inclusione dell'attività di lavoro autonomo nel presupposto dell'imposta, la quale, viene presa in considerazione dal successivo art. 3 che definisce i soggetti passivi del tributo.
Per questi motivi appare fondamentale il requisito dell'autonoma organizzazione quale elemento determinante ai fini dell'individuazione e dell'analisi del presupposto dell'Irap.

L'Irap colpisce l'attività produttiva, distintamente considerata, senza fare riferimento alle condizioni economiche complessive del soggetto tassato e non è previsto il riporto delle perdite agli esercizi successivi.
Il riferimento, anche se indiretto, è all'articolo 53 della Costituzione secondo il quale “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva…”.
Secondo la Commissione Gallo colpire l'attività produttiva vuol dire riconoscere alla stessa una capacità contributiva, impersonale, di natura reale, staccata da quella personale dei singoli percettori di reddito, fondata sulla capacità produttiva originata dalla combinazione dei fattori della produzione.
Con tale impostazione è, quindi, possibile tassare anche unità non rivolte al mercato (amministrazioni pubbliche o enti non commerciali) che in quanto esercenti un'attività organizzata, manifestano un'autonoma capacità contributiva e usufruiscono di servizi pubblici originando costi per la collettività.
In un'ottica prettamente giuridica il presupposto è, dunque, un'attività organizzata: un insieme di atti, comportamenti coordinati e programmati volti al conseguimento di fini unitari stabilmente perseguiti, nel momento in cui è oggettivamente rilevabile e socialmente rilevante per l'attitudine a incidere in modo significativo nei rapporti intersoggettivi; per il titolare l'organizzazione si concretizza come una disponibilità di beni e prestazioni economicamente valutabili corrispondenti alla potenzialità produttiva dell'organizzazione stessa.

In quest'ottica, l'esercizio di attività organizzata può essere assunto a indice di capacità contributiva, distinto dal reddito, dal patrimonio, dal consumo e dalle altre manifestazioni di potenzialità economiche poste alla base di altri tributi esistenti e a prescindere dai risultati d'esercizio.
Per realizzare il presupposto dell'IRAP non è necessario che l'attività sia di natura lucrativa e neanche che abbia il carattere dell'economicità, dal momento che sono imponibili anche attività di mera erogazione.
In sostanza, il presupposto tende a colpire un novero di attività piuttosto eterogenee tra loro:
• l'attività d'impresa commerciale ed agricola;
• le arti e le professioni;
• le attività di erogazione di servizi anche non commerciali e le attività istituzionali;
ma tutte purché tali da palesare una qualche capacità contributiva, a prescindere dalla redditività: il legislatore mira a concentrarsi sul profilo del risultato dell'attività di organizzazione oggetto della tassazione, prima ed indipendentemente dal risultato economico ultimo.

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Gli effetti economici dell'Irap, l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive

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Informazioni tesi

  Autore: Giuseppe Violano
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi Guglielmo Marconi
  Facoltà: Economia
  Corso: Scienze economiche
  Relatore: Simone La Bella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 128

FAQ

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