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Una finanza innovativa per lo sviluppo: origine ed evoluzione del venture capital e private equity

Il private equity in Italia

Anche nel nostro paese il private equity presenta caratteristiche profondamente diverse da quello statunitense e da quello di altri paesi europei.
La ragione è naturalmente data dalla diversità del mercato italiano che è caratterizzato dal settore industriale e dalla presenza di molte piccole e medie imprese, la maggior parte delle quali a proprietà familiare.
Proprio in questi casi gli imprenditori, infatti non sempre accolgono con favore l'ingresso di nuovi soci all'interno dell'azienda perché corrono il rischio di perdere il controllo della propria impresa o che soci esterni influenzino le strategie della stessa.
Ecco perché il private equity in Italia si è sviluppato in maniera differente e con maggior fatica rispetto agli Stati Uniti dove la maggior parte delle industrie sono delle grandi imprese.

Nonostante ciò, comunque, in Italia gli investimenti nel capitale di rischio sono importantissimi proprio perché le imprese familiari necessitano di crescere e di svilupparsi attraverso ricerche ed innovazioni e tutto ciò richiede ingenti risorse ottenibile solo attraverso finanziamenti.
Quindi, è questa primaria necessità delle imprese che spinge l'entrata di un investitore esterno il quale, oltre all'aiuto propriamente economico, offre anche una capacità e competenze profession ali.
Le imprese familiari, infatti, costituiscono un target importantissimo per gli operatori di private equity poiché, queste rappresentano circa l'85% delle operazioni in capitale per lo sviluppo.
Come già evidenziato sopra, il private equity italiano nasce e si sviluppa in maniera diversa da quello statunitense, soprattutto perché quest'ultimo è nato da una forte richiesta da parte del mercato, mentre in Italia è nato e si è sviluppato per l'evolversi di provvedimenti legislativi emanati dalle autorità competenti.
Infatti, la nascita in Italia del private equity viene fatta risalire al 1986 quando alcune società finanziarie private e altre di origine bancaria fondarono la AIFI ossia l'Associazione italiana del private equity e del venture capitai, con il preciso scopo di sviluppare, creare e rappresentare, in sede istituzionale, l'attività di investimento del capitale di rischio nel nostro paese.
In particolare, l'Associazione nasce nel maggio del 1986 per sviluppare, coordinare e rappresentare, in sede istituzionale, i soggetti attivi sul mercato italiano nel private equity e nel venture capital.

Essa rappresenta fondi e società che operano attraverso il capitale di rischio, investendo in aziende con l'assunzione, la gestione e lo smobilizzo di partecipazioni prevalentemente in società non quotate. Scopo finale dell'investimento è realizzare un piano di sviluppo delle aziende partecipate. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Una finanza innovativa per lo sviluppo: origine ed evoluzione del venture capital e private equity

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Informazioni tesi

  Autore: Filippo Fracei
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2018-19
  Università: Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia aziendale
  Relatore: Gianpiero Fumi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 30

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Parole chiave

venture capital
limited partnership
private equity
rivoluzione industriale
finanza innovativa
origine e sviluppo
crisi finanziaria 2008
jp morgan & co
sequoia capital
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