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La donazione: ruolo dell’infermiere del coordinamento dal prelievo al trapianto d’organo

Il processo della donazione: ruolo dell’infermiere

L’infermiere del coordinamento locale
L’importanza di una figura infermieristica a livello dei Coordinamenti Interregionali, Regionali e Locali è stata, per la prima volta, riconosciuta nell’Accordo Stato-Regioni del marzo 2002.
La necessità di affiancare, presso ogni Azienda Sanitaria sede di attività di Neurochirurgia e/o Trapianto, una figura infermieristica alla figura del medico, in grado di organizzare le attività di procurement e il monitoraggio dei potenziali donatori, si rivela dunque essenziale al fine di svolgere le complesse funzioni che caratterizzano il processo.
Esistono inoltre delle figure infermieristiche, all’interno dei Centri di Trapianto, strettamente connesse alle figure dei Coordinatori. Esse sono responsabili, insieme al medico, della gestione del paziente trapiantato e in attesa di trapianto, dei rapporti con il Centro Regionale Trapianti e della gestione delle liste d’attesa.
Risulta, infine, essenziale il ruolo del Coordinatore Infermieristico nei rapporti con la famiglia del donatore, dall’inizio del periodo di osservazione fino alla consegna dei resti della salma.

L’Allerta Trapianto
In caso di sospetta morte encefalica, all’interno dell’Azienda Ospedaliera, si attiva l’Allerta Trapianto. Essa prevede l’insieme dei processi che portano dal prelievo al follow-up del paziente trapiantato, attraverso i numerosi professionisti che gestiscono le attività di trapianto.
Effettuata la diagnosi di morte encefalica, l’Infermiere Coordinatore, collaborerà con il collegio medico al fine di accertare la morte del paziente, partecipa alla richiesta di consenso alla donazione, partecipa alle procedure di gestione del potenziale donatore ed infine trasmette le informazioni relative al donatore al Centro Regionale Trapianti.
Nel Centro Regionale Siciliano è presente un infermiere che raccoglie tali informazioni, insieme al Coordinatore Regionale definisce il livello di rischio del donatore, indicando eventuali test immunologici, infine trasmette le informazioni sul donatore ai centri trapianto, allocando gli organi secondo le direttive del Centro Nazionale Trapianti.

Ruolo dell’infermiere del Coordinamento Locale durante l’Allerta Trapianto
Come accennato in precedenza, data la complessità e il bisogno di agire nel minor tempo possibile, le figure del Coordinatore Infermieristico e del Coordinatore Locale svolgono un ruolo chiave al fine di garantire una buona riuscita delle pratiche di prelievo di organi.
A tal proposito, al Coordinatore Infermieristico, sono richieste, oltre alle competenze infermieristiche, particolari competenze organizzative, clinico-relazionali e statistico-epidemiologiche, per poter supportare al meglio il lavoro del Coordinatore Locale.
Una volta scattata la fase di Allerta Trapianto, il Coordinatore infermieristico, accompagnerà il possibile donatore per tutta la durata del processo. Esso sarà infatti presente sia in rianimazione, collaborando e organizzando il lavoro del personale della rianimazione; sia in sala operatoria, partecipando alla fase di allerta delle équipes, verificando la corretta preparazione del donatore al prelievo e la completezza della documentazione.

Al suo arrivo, l’infermiere di coordinamento collabora insieme al Coordinatore Locale alla verifica dell’idoneità del donatore al prelievo. Dopo aver verificato la presenza del consenso alla donazione, raccoglie la documentazione necessaria contenente i dati relativi al donatore da comunicare al Centro Regionale competente e alla struttura individuata per l’allocazione degli organi.
Fondamentale risulta dunque la capacità del Coordinatore Infermieristico di rapportarsi sia con i diversi collaboratori che partecipano alle attività di prelievo, sia con i familiari del potenziale donatore. Di fondamentale importanza è la capacità di autocontrollo del Coordinatore al fine di gestire l’ansia e la tensione proprie e degli altri interlocutori.

A causa dei tempi ristretti nei quali bisogna operare, risulta essenziale la capacità di raccolta di informazioni rilevanti da inserire nella documentazione, in particolar modo durante il colloquio con i familiari, sia nel momento della comunicazione del decesso che nelle fasi successive alla donazione.
Risulta infine necessaria una completa e corretta conoscenza dei protocolli infermieristici e delle migliori procedure allo scopo di garantire un corretto coordinamento delle attività, una corretta gestione del donatore e migliorare la qualità del processo.

A tal proposito è necessario monitorizzare l’attività di procurement di organi e tessuti al fine di misurare efficacia ed efficienza, attraverso un corretto monitoraggio dei decessi per l’identificazione di eventuali donatori ed una corretta compilazione del Registro Locale dei Cerebrolesi, dei prelievi effettuati e, soprattutto, delle eventuali cause di mancata effettuazione di prelievi.
Organizzare il lavoro nei minimi dettagli, al fine di evitare futili perdite di tempo, è di fondamentale importanza. Saper agire nel minor tempo possibile e, soprattutto, senza effettuare errori richiede conoscenze e capacità specifiche che rendono le figure dei Coordinatori professionisti unici.

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La donazione: ruolo dell’infermiere del coordinamento dal prelievo al trapianto d’organo

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Informazioni tesi

  Autore: Marco Longo
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2017-18
  Università: Università degli Studi di Palermo
  Facoltà: Scienze Infermieristiche
  Corso: Infermieristica
  Relatore: Maria Pia Giammarinaro
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 32

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Parole chiave

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