Skip to content

Il percorso ad ostacoli delle donne nel mercato del lavoro italiano

Il rapporto delle donne con il lavoro

Il sistema di diseguaglianze di genere tocca tutte le sfere del vivere sociale e ogni ambito dei fondamentali sistemi di distribuzione delle risorse (dunque di regolazione dei meccanismi di integrazione o esclusione sociale): famiglia, mercato del lavoro e welfare.

I processi discriminatori basati sull’ appartenenza sessuale passano attraverso le influenze familiari, l’educazione scolastica, i messaggi dei mass media, il rinforzo istituzionale. Come afferma Elisabetta Ruspini “le bambine, sono preparate allo svolgimento dei compiti di cura, educate a ricoprire ruoli sociali secondari e socializzate alla rinuncia”.

Storicamente, le donne sono state orientate all’assunzione di ruoli quali l’allevamento della prole e le cure domestiche: dal momento che la donna è, per natura, potenzialmente procreatrice, a lei sono stati affidati in misura quasi esclusiva tali compiti. D’altra parte, la socializzazione discriminatoria colpisce anche bambini e ragazzi, a causa delle rigidità che caratterizzano il modello di mascolinità dominante: un modello che ruota intorno ai concetti di lavoro produttivo, successo economico e aggressività.

Come illustrato da Elisabetta Ruspini, si evidenzia oggi un ineguale distribuzione delle risorse temporali tra i sessi e una differenza tra i regimi temporali maschili e femminili: i primi, più rigidi e direttamente dipendenti dai tempi lavorativi; i secondi, estremamente flessibili e frammentati a causa della necessità di conciliare la rigidità degli orari e le richieste sociali con i ritmi familiari e l’ingente quantità di tempo da dedicare alla casa e alla famiglia. I tempi maschili non variano di molto in base ai mutamenti del corso di vita della famiglia perché, in realtà, sono quelli delle donne a cambiare.

Oltre alla famiglia, un ulteriore contesto in cui si realizzano forti diseguaglianze di genere è il mercato del lavoro, infatti lavoro maschile e lavoro femminile si differenziano sotto molteplici aspetti: per il diverso coinvolgimento dei due sessi nelle sfere del lavoro familiare e delle attività produttive, per il minore riconoscimento sociale del lavoro femminile e per la pluralità di aspetti che presenta l’occupazione femminile (lavoro pagato e non pagato, familiare e di cura, precario e marginale).

Al fine di mediare tra compiti e responsabilità riproduttive e funzione produttiva, le donne hanno svolto una pluralità di mansioni, spesso contemporaneamente o combinandole tra loro, infatti, si può parlare della natura “complessa e frammentata” che caratterizza la dimensione temporale dei corsi di vita femminili, articolati tra scadenze biologiche riproduttive e attività per il mercato.

La questione della marginalità delle donne nel mercato del lavoro non dipende solo dal fatto che le donne hanno un consistente carico di lavoro familiare o subiscono interruzioni professionali dovute alla maternità, ma dipende anche dall’ organizzazione del lavoro che prevede la figura di lavoratore privo di responsabilità familiari e di cura, proprio perché può contare sul ruolo femminile che se ne fa carico.

L’occupazione femminile in Italia è aumentata grazie alla crescita delle professioni “tipicamente femminili” (insegnanti, infermiere, addette alle vendite, collaboratrici domestiche) e ciò ha, da un lato, protetto le donne dalla concorrenza maschile, ma le ha al contempo concentrate in alcuni settori, precludendo loro l’accesso ad altri.

Molto evidente è anche il differenziale di reddito tra donne e uomini, infatti “le lavoratrici italiane guadagnano dal 20% al 25 % in meno dei lavoratori, mentre nel resto d’Europa il divario retributivo è intorno al 23%”. Ciò dipende in buona parte dal fatto che gli uomini, rispetto alle donne, occupano posizioni più elevate nella scala gerarchica e sono maggiormente presenti nei comparti dove le retribuzioni sono più alte e sono tutelati dall’azione sindacale.

Per le donne, quindi, risulta prioritario trovare un punto di equilibrio tra funzioni produttive e riproduttive, mentre per gli uomini il problema sembra non sussistere.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il percorso ad ostacoli delle donne nel mercato del lavoro italiano

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Laura Nicotra
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2007-08
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Sociologia
  Corso: Sociologia
  Relatore: Enrica Morlicchio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 82

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi