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I Big Data tra diritti esclusivi e concorrenza

Il rapporto tra diritto antitrust e tutela della privacy

L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), nel discutere intorno alle nuove sfide poste dai Big Data circa le regole di concorrenza e privacy policy nell'economia digitale, ha sottolineato che, poiché vi è ancora un certo grado di incertezza e mancanza di conoscenza in questo settore, le autorità garanti della concorrenza dovrebbero agire con cautela.
In particolare, poiché i Big Data non causano sistematicamente danni e possono effettivamente comportare vantaggi significativi per i consumatori, eventuali azioni da parte delle agenzie della concorrenza dovrebbero essere supportate dalla prova che l'utilizzo di tali dati ha causato danni al processo competitivo.
Un primo approccio per incorporare i Big Data nell'applicazione della legge sulla concorrenza è quello di trattare i dati come input o attività che le società possono utilizzare per migliorare il loro potere di mercato e agire attraverso pratiche di esclusione. In proposito ci si chiede se le autorità garanti della concorrenza debbano utilizzare e adeguare i loro strumenti di applicazione per affrontare i rischi dei Big Data come input.
Nei mercati in cui i Big Data sono un bene importante o un input per il successo aziendale, può sorgere la preoccupazione che l'accumulo massiccio di informazioni personali e l'uso intensivo dei data analytics possa alimentare il potere di mercato, bloccare i consumatori e aumentare le barriere all'ingresso. Questo può spingere le imprese a intraprendere pratiche anticoncorrenziali, come le fusioni preventive, i comportamenti di esclusione e persino a colludere in modo innovativo.
Gli strumenti antitrust tradizionali possono essere adattati e applicati per affrontare tali pratiche anticoncorrenziali connesse ai dati, trattando i dati come qualsiasi altro input. Ad esempio, nel controllo delle concentrazioni e nei casi di abuso, le autorità garanti della concorrenza possono prendere in considerazione i rischi di foreclosure e di conseguenza progettare rimedi. Rimedi estremi come l'obbligo di condivisione degli input (in questo caso i dati) dovrebbero essere attentamente pesati e utilizzati solo quando non ci siano alternative meno invasive. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

I Big Data tra diritti esclusivi e concorrenza

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Varricchio
  Tipo: Laurea magistrale a ciclo unico
  Anno: 2018-19
  Università: Università degli Studi di Napoli - Federico II
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Giuseppe Guizzi
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 163

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