Parenting e competenza sociale in diverse culture. Una ricerca con bambini in età scolare

Tutti gli aspetti del parenting finora esaminati sono influenzati dalla cultura e dall'ambiente sociale in cui i bambini nascono. In tutti i contesti i neonati hanno i medesimi bisogni biologici e di sopravvivenza e i genitori si occupano di organizzare le cure perché si adattino all'ambiente.
L'importanza assegnata alle pratiche quotidiane è studiata da Super e Harkness(1986) che introducono la nozione di nicchia evolutiva. La nicchia comprende tre sottosistemi interagenti: 1- L'ambiente fisico e sociale 2- La pratiche e i modi di cura dell'infanzia 3- La psicologia del caregiver, in particolare le credenze dei genitori sui bisogni del bambino. I genitori in tal senso si pongono obiettivi diversi per i loro bambini e in base ad essi scelgono.
Ogni genitore dev'essere in grado di fornire le basilari modalità di allevamento, fisiche, sociali e didattiche. Gli obiettivi, le aspettative e le pratiche messe in atto per portare al raggiungimento di tali tappe, cambiano, tuttavia, in base al contesto culturale.
Per quanto riguarda l'allevamento, nella specie umana il bambino viene solitamente allevato e si sviluppa fino a diventare un adulto in grado di garantire sussistenza per sé e per i figli che avrà generato, ma al variare dei sistemi ambientali e societari questi obiettivi possono essere raggiunti con modalità differenti. Garantire ai bambini un'alimentazione regolare o soddisfare la sete è un problema pressante nei paesi poveri del mondo. Nei paesi industrializzati, invece, i problemi sono legati all'obesità e ai rischi di inquinamento ambientale. Molte altre attività cambiano in funzione dei contesti culturali come le pratiche di allattamento o il sonno.

Nei paesi occidentali i neonati sono lasciati nel lettino da soli e dormire tutta la notte è un traguardo desiderato dalla maggior parte dei genitori. In altre comunità, come quella cinese, dormono vicino alla mamma fino al compimento del primo anno e vengono allattati a richiesta. Universalmente il temperamento del bambino assume un ruolo attivo nelle pratiche di allevamento genitoriale, ma varia, invece, ciò che è definito un atteggiamento positivo da ciò che non lo è. Ad esempio, caratteristiche come l'emozionalità negativa e la bassa socievolezza vengono spesso associate al temperamento difficile , ma vi sono alcune varianti culturali: nei paesi latino americani bambini difficili sono quelli che esprimono cattivo umore o aggressività, mentre per i genitori italiani è problematico l'essere paurosi o dimostrarsi timidi e inibiti. L'idea stessa che la relazione madre-bambino osservata nelle famiglie occidentali rappresenti uno standard universale è stata recentemente messa in discussione da un gruppo di antropologi .