Skip to content

Stereotipi di genere e Walt Disney: principesse a confronto per un'educazione al genere consapevole

Il sessismo nella lingua italiana

Il termine sessismo viene coniato a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento nell'ambito del neo-femminismo statunitense; con sessismo si intendono tutte quelle discriminazione secondo il sesso/genere.

Il sessismo è un termine binario. Quest'ultimo indica infatti la classificazione di sesso e genere in due forme mutualmente esclusive di maschile e femminile; esso ricalca il presunto dualismo maschio-femmina presente in natura. Con il termine sessismo si indicano quindi stereotipizzazioni e discriminazioni portate avanti sia contro le donne che contro gli uomini, anche se inizialmente fu coniato nel lessico femminista con l'obiettivo di denunciare ingiustizie e pregiudizi a danno del genere femminile.

Per ciò che concerne il linguaggio la discriminazione sessista si manifesta sia nell'uso della lingua che nel sistema interno (norme linguistiche codificate nelle grammatiche) della lingua.

Nella prefazione del libro di Irene Biemmi Educazione sessista, stereotipi di genere nei libri delle elementari il linguista Francesco Sabatini riflette su come la lingua italiana abbia un'impostazione androcentrica, che induce a penalizzare, minimizzare e sminuire le conquiste che le donne hanno fatto fino ad oggi. L'obiettivo della ricerca di Biemmi era quello di indagare come i due sessi vengono rappresentanti nel linguaggio presente nei libri di testo per la scuola primaria. Il linguaggio che utilizziamo e le pratiche sessiste che esso include sono rilevatori, se non addirittura responsabili, degli stereotipi di genere presenti nella società.

Da questi accenni si apre il lavoro di Alma Sabatini secondo cui non vi sono dubbi sull'importanza della lingua nella «costruzione sociale della realtà»: attraverso di essa si assimilano molte delle regole sociali indispensabili alla nostra sopravvivenza, attraverso i suoi simboli, i suoi filtri si apprende a vedere il mondo, gli/le altri/e, noi stesse/i e a valutarli/e. Dell'importanza socio-politica della lingua ci si è resi conto da lungo tempo: sociolinguisti e psicolinguisti hanno compiuto studi e ricerche sulle variabili di classe e razza nelle differenze di forme ed usi linguistici, sulle valenze negative di parole attribuite a classi e razze oppresse, così come sono in corso studi sul "discorso del potere" (lingua dei politici, dei mass media…).

Solo in quest'ultimo ventennio, con il risveglio della coscienza femminista, la rimessa in questione dei valori culturali e la "rivisitazione" dei vari campi della cultura e della scienza in ottica di genere, si è cominciata ad acquistare consapevolezza di quanto profondamente la nostra lingua sia intrisa di forme segnatamente sessiste e di valori patriarcali. Sabatini nota una disparità linguistica tra donna e uomo sia a livello strutturale, cioè di norme linguistiche formalizzate nella grammatica, sia a livello semantico, cioè di significato ed uso delle unità lessicali e delle immagini.

Si riconoscono in questo modo due manifestazioni di sessismo, un "sessismo intrinseco alla lingua" ed un "sessismo nell'uso della lingua", che l'autrice definisce "dissimmetrie grammaticali" per indicare le disparità di trattamento riservato alle donne e agli uomini nelle forme grammaticali, distinguendole dalle differenze «discorsive» e di uso lessicale, definite "dissimmetrie semantiche".

Le prime sono ulteriormente classificate relative all'uso del maschile non marcato, agli agentivi e all'uso di nomi, cognomi, appellativi. Il 'maschile non marcato' consiste nella funzione bivalente del genere maschile che può riferirsi sia al maschile che ad entrambi i generi, mentre il femminile ha un uso limitato solo alla sua categoria: nella lingua italiana la parola "uomo" nel Grande dizionario della lingua italiana ha una doppia valenza perché può riferirsi sia al maschio della specie sia alla specie stessa. Al contrario la parola "donna" si riferisce soltanto alla femmina della specie.

Questa differenza è chiaramente esemplificatrice del divario esistente tra la presunta centralità e l'universalità dell'uomo e la marginalità e parzialità della donna. Il problema non sono le differenze, ma le valenze che esse esprimono: o nozioni stereotipate, riduttive e restrittive della immagine della donna, o il reiterato e pervasivo concetto base della centralità e universalità dell'uomo e della marginalità e parzialità della donna. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Stereotipi di genere e Walt Disney: principesse a confronto per un'educazione al genere consapevole

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Caterina Randazzo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2021-22
  Università: UKE - Università Kore di Enna
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Insegnamento
  Relatore: Giuseppe Burgio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi