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Fenomenologia della serialità contemporanea: studio sul ruolo dei “teen drama” nella costruzione dell'identità giovanile

Impatto sul target: quando una serie TV diventa pericolosa?

La rappresentazione esplicita del bullismo e della violenza, l'uso di un linguaggio scurrile ad opera di giovani protagonisti ribelli che non accettano le regole imposte da scuola e famiglia; adolescenti che assumono droghe, consumano alcol e hanno disturbi alimentari. La rappresentazione cruda di atti di trasgressione e comportamenti a rischio e la visibilità che viene loro conferita attraverso le storie dei personaggi dei teen drama, seppur nella maggior parte dei casi legati agli anti-eroi o ai momenti di crisi di un personaggio, possono rappresentare un pericolo per gli spettatori più giovani. 
Quello delle “emulazioni pericolose” è un fenomeno in continua espansione: negli anni abbiamo potuto leggere, sulle pagine dei giornali, una serie di episodi che hanno portato alla riflessione sull'immedesimazione, sull'incapacità di distinguere il limite tra finzione e realtà, e sul desiderio di valicare confini che non dovrebbero essere superati al di fuori dello schermo. 
Luca Mastrantonio, nel suo libro “Emulazioni pericolose: l'influenza della finzione sulla vita reale”, ritiene che l'unico argine che blocca l'imitazione è il libero arbitrio. I più giovani sono chiaramente i soggetti più a rischio, e la soluzione non va ricercata attraverso mezzi di vigilanza o censura, ma con un'educazione curata e adeguata. 
La realtà è che le nuove generazioni sono esposte ad una variegata e lunga serie di contenuti violenti, immagini crude e realistiche, messaggi a volte fuorvianti e modelli comportamentali spesso errati ma quasi sempre affascinanti. 
La potenza ricettiva delle serie tv, la loro capacità di raggiungere e colpire, a volte sconvolgere il pubblico, soprattutto quando questo è costituito da adolescenti, ci fa pensare all'effetto Werther: dopo la pubblicazione de “I dolori del giovane Werther” si registrò un aumento di suicidi tra i giovani lettori che emulavano le gesta del protagonista, considerando l'atto una soluzione al loro stato di disperazione. 
“Goethe sperava che i lettori dei Dolori del giovane Werther avrebbero tratto giovamento dalla lettura di quella storia tragica come lui l'aveva tratto dalla scrittura, sublimando il trauma amoroso e luttuoso che aveva vissuto. Il libro fu invece portatore sano della febbre di suicidi che nel Settecento sconvolse l'Europa letteraria e l'autore stesso (…)”. 
Il fenomeno fu riconosciuto dal sociologo David Philips nel 1974, ma anche oggi un fenomeno analogo è stato riscontrato nel 2013 in Corea del Sud: in seguito alla diffusione della notizia del suicidio di un famoso idol coreano, fu registrato un aumento nel numero di suicidi. 
L'emulazione che nasce dalla visione di serie tv è oggi una effettiva tendenza da non sottovalutare. Pensiamo ad esempio alla Birdbox challenge, che consiste nel mettersi nei panni della protagonista della serie tv “Birdbox”, costretta a muoversi all'esterno con gli occhi bendati; o a “Breaking bad”, usato come fonte di ispirazione per uccisioni a base di veleni e per far sparire cadaveri sciogliendoli nell'acido; e anche “Tredici”, che ha ispirato un giovane ventitreenne peruviano, suicidatosi lasciando delle registrazioni indirizzate alle persone che lo avrebbero spinto a commettere suicidio. 
Si tratta di storie vere, di persone che si immedesimano a tal punto nei personaggi da sentirsi come loro. È dunque plausibile che anche la cruda rappresentazione del suicidio presente nella serie tv “Tredici”, possa avere risvolti pericolosamente emulativi; pare però che il maggior numero di spettatori, soprattutto i più giovani che rappresentano il target della serie, abbiano recepito i messaggi positivi inseriti nella serie, abbiano preso coscienza di quanto il bullismo sia pericoloso e di quanto sia importante fare sensibilizzazione su temi delicati. [...]

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Fenomenologia della serialità contemporanea: studio sul ruolo dei “teen drama” nella costruzione dell'identità giovanile

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Informazioni tesi

  Autore: Ambra Noemi Coccomini
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2019-20
  Università: Università Telematica Pegaso
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze pedagogiche
  Relatore: Livio Chidichimo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 130

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Parole chiave

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nuovi media
serie tv
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modernità liquida
teen drama
suicidio giovanile
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serialità contemporanea

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