Skip to content

Nuovo modello di distretto turistico ispirato ad un'area d'eccellenza del Piemonte, ambasciatrice del Made in Italy

Innovazione e tradizione

Chi più chi meno gli intervistati, in merito a questo tema, sono stati tutti concordi nel rispondere che la tradizione, tratto distintivo dell'area e gelosamente difeso, si combina armoniosamente con l'innovazione.

Una politica incentrata sulla qualità, si pone di perseguire anche un miglioramento continuo e questo significa che gli investimenti devono essere considerati parte integrante e non eventuale delle strategie. Infatti si è potuto constatare che nonostante la crisi, la spesa direzionata al mantenimento e all'incremento dell'eccellenza, non è mai venuta meno. Una caratteristica peculiare, e come sottolineano i rispondenti, di successo, è stata una politica dello sviluppo che prende le mosse e culmina proprio nella tradizione. Il progresso, dunque, non si è mai discostato dalle tradizioni, né ne è rimasto distaccato come un'entità a parte, ma si ispira e si adatta proprio ad esse, anzi spesso sono le novità a condurre ad un ritorno ancora più genuino alle origini. Di seguito saranno esposti alcuni esempi in tal senso, raccolti durante la ricerca. La Prof.ssa Laurana Lajolo, Docente di filosofia e scienze umane, sorella dello scrittore Davide Lajolo, unitamente con Lorenzo Giordano enologo e presidente della Cantina Sociale di Vinchio e Vaglio Serra, hanno presentato l'evoluzione della viticoltura come esempio concreto ed illuminante sulle dinamiche dell'innovazione dell'area.

Qui la tutela ed il lavoro manuale del vigneto sono supportati, infatti, da un apparato tecnologico altamente avanzato, fornito dall'Industria di Canelli, in provincia di Asti, che ha dato vita ad un contesto distrettuale in cui al centro della logica del network c'è proprio il vino. Il Distretto dell'area Canelli-Santo Stefano Belbo, si estende per 11 comuni disseminati tra la provincia di Asti e Cuneo e riguarda tutta la filiera enologica dalla viticoltura, alla trasformazione e produzione del vino, dalla costruzione di macchine ai sugherifici. Vi sono imprese impiegate nel settore manifatturiero, alimentare ed industriale che sono legate tra loro da un intreccio di rapporti che si estende anche tra imprese leader e produttori d'eccellenza al di fuori dei confini.

Oltre al ciclo della realizzazione del vino, dall'Asti Spumante ai classici rossi e liquori, un ruolo di primo piano svolge il polo enomeccanico che include più di 100 piccole e medie imprese con più di 1000 addetti, con l'80% della produzione esportato all'estero. Queste ultime si occupano dell'universo che ruota attorno al vino, vi sono imprese che fabbricano tappi, altre che producono nastri trasportatori, altre ancora botti, c'è chi si occupa delle macchine per gli imballaggi e chi delle etichettatrici o delle sciaquatrici.

L'industria enomeccanica affonda le sue radici già a partire dal XIX secolo, ma si osserva che il periodo di massima espansione è riconducibile agli anni '50. La crescita della domanda che si ebbe a partire dagli inizi del ‘900 portò un incremento di richieste di macchinari sempre più innovativi per lo più realizzati in Francia e Germania. Tuttavia le necessità di personale specializzato e di attrezzature avanzate divenivano sempre più urgenti e presto nacquero le prime industrie meccaniche proprio a Canelli. Così, in poco tempo ed in maniera del tutto spontanea, questa zona vide sorgere un conglomerato eno-meccanico altamente avanzato ed unico nel suo genere, che tuttora supporta ed incentiva direttamente il progresso ed il miglioramento costante del settore leader locale. Questo ha fatto sì che la crisi abbia intaccato meno che altrove il settore, dal momento che, dato il successo dell'export, le frizioni interne hanno contaminato meno che altrove l'economia locale. D'altronde gli intervistati hanno spesso fatto presente che l'alimentare è un ambito di spesa al quale gli stessi italiani non sono soliti rinunciare, specie se in vacanza, e gli stranieri ancor meno. [...]

Questo brano è tratto dalla tesi:

Nuovo modello di distretto turistico ispirato ad un'area d'eccellenza del Piemonte, ambasciatrice del Made in Italy

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Maria Chiara De Nardo
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Economia
  Corso: Analisi e gestione delle attività turistiche e delle risorse
  Relatore: Roberto Ruggieri
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 225

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi