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Le icone della musica rock nel contesto della cultura anglo-americana dagli anni 60 agli anni 90

Jim Morrison: La leggenda del Re ''lucertola''

La sera del luglio 1971, Jim Morrison rientrò nel suo appartamento parigino con la moglie Pam, dopo una notte di cinema e alcool. A casa ubriaco , affrontò l'ultimo viaggio. Una micidiale dose di eroina assunta precedentemente, entrò in sintesi con l'alccol, provocando un edema polmonare, che lo stroncò. Si spegneva così la voce dei The Doors, uno dei gruppi più importanti della storia del rock degli anni 60.La loro rivoluzionaria stagione musicale, iniziata quattro anni prima, era riuscita ad espandere il rock oltre i suoi confini, oltre quelle "porte della percezione descritte da W. Blake, da cui il leader della band , che come B.Dylan era affascinato dalla poesia del poeta visionario, trasse il nome.. I Doors, sin dagli inizi, si presentarono come una anomalia nel panorama musicale di quegli anni, in quanto erano distanti sia dal sound di San Francisco all'insegna della psichedelica , sia dal rock decadente dei Velvet Under round. L'alchimia musicale dei Doors fondeva blues e rock psichedelico, poesia decadente, rituali occulti e ritmi esotici. E le storie declamate dal baritono inquietante di Morrison, sono un pugno in faccia ai valori precostituiti. "The end", brano del loro album d'esordio The Doors, è una versione rock del mito di Edipo e diverrà il tema principiale della colonna sonora di APOCALYPSE NOW, di F.F. Coppola. Il brano che sfocia nell'iper-censurata strofa, "father i want to kill you…motore , i want to fuck you", veniva interpretato sul palco da Morrison tra spasmi soffusi e slanci furoreggianti, tra estasi mistica e spasmi epilettici. Il suo è un delirio, quello di un poeta visionario, imbottito di droghe allucinogene.

"The killer awoke bifore dawn, he put his boots on/ He took a face from the ancient gallery
And walked down the hall/ He went into the room where his sister lived, and...then he
Paid a visit to his brother, and then he walked on down the hall, and he came to a door
And looked inside/ Father, yes son, Iwant to kill you/ Mother I want to fuck you
Kill, kill, kill, kill, kill, kill/ This is the end beautiful friend…
"

La prima canzone dell'album è " Break on through",che è un inno generazionale, in cui il profeta Morrison predica la ribellione, la ricerca della libertà assoluta

"You know the day destroys the night/ Night divides the day /Tried to run/ Tried to hide/ Break on through to the other side.../ We chased the our pleasure there/But can you still recall the time we cried…"

"Crystal ship", invece, è una ballata lisergica, nella quale Morrison favoleggia luoghi surreali e mondi remoti, nei quali ritrovarsi, dopo aver abbattuto ogni barriera ed aver valicato quelle "porte della percezione", che limitano la mente umana, e qui il riferimento a Blake è esplicito più che mai.

Comunque "Light my fire" rimarrà il capolavoro dell'album, nonché di tutta la breve carriera dei Doors. Il brano è un incendiario blues e rock, che vanta un'assolo d'organo di 7 minuti, tra i più celebri della storia del rock e che propone allusioni sessuali, che faranno di Morrison il più famoso sex symbol del rock degli anni 60. In essa J.Morrison, come un fauno dionisiaco, sembra quasi voler risvegliare "la notte dei sensi perduti", con la sua invocazione oltraggiosa ed autodistruttiva. Qui il sesso è visto come catarsi ed autocombustione.

"You know that it would be untrue/ You know that I would be a liar/ If I was to say to you girl, / We couldn't get much higher/ Come on baby light my fire.../ Try to set the night on fire/ The time to hesitate is through/ No time to wallow in the mire /Try now we can only lose/ And our love become a funeral pyre…"

Le esibizioni dei Doors condensavano tutta la carica rituale ed esoterica del rock, e miravano ad unire pubblico ed esecutori in una simbiosi mistica. Un concerto dei Doors, spiegava Jim Morrison, "è un incontro pubblico, convocato da noi per una particolare discussione drammatica. Quando noi ci esibiamo, siamo partecipi della esperienza del mondo e lo celebriamo con la folla". A guidarli sul palco era anche la loro Musa, ossia l'ispirazione, che per Morrison era la massima capacità ricettiva diun artista. Il poeta francese Arthur Rimbaud, aveva invocato uno sconvolgimento razionale di tutti i sensi, per raggiungere l'"Ignoto", e Morrison ne segue le tracce. "C'è l'ignoto", aveva affermato, "e c'è l'ignoto, ed in mezzo ci sono le porte". La qualità visionaria e decadente del loro sound viene ulteriormente arricchita nel secondo lavoro, Strange days, un album che accentua l'aspetto psichedelico. Esso è un viaggio nel cuore di tenebra dell'America, nella tragedia "del Vietnam, a cui fa riferimento la title-track,"Strange days", dal testo ipnotico.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Le icone della musica rock nel contesto della cultura anglo-americana dagli anni 60 agli anni 90

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Informazioni tesi

  Autore: Consuela Torelli
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2003-04
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e Letterature Straniere
  Relatore: Andrea Mariani
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 134

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Parole chiave

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