Analisi dell'elemento acqua nei primi episodi dell'Ulisse di Joyce.

L’immagine dell’acqua si collega anche in Bachelard alla figura materna, per cui l’amore verso un figlio è il primo motivo di proiezione di qualsiasi altra cosa. Il mare è profondamente collegato a questa realtà, e la sua voce è come quella di una madre:

“Non amiamo la montagna perché è verde o il mare perché è blu, ma perché qualcosa dentro di noi, nei nostri ricordi inconsci, trova la sua reincarnazione nel mare blu o nella montagna verde”.

Quel qualcosa dentro di noi è l’amore materno ricevuto durante l’infanzia, che inconsapevolmente torna continuamente a essere un’esigenza vitale per se stessi.
È come se ogni altro amore o legame affettivo si vada inevitabilmente a confrontarsi o a rispecchiarsi nella prospettiva materna. Ogni immagine nuova è in realtà la metafora di un’immagine antica.

“La cronologia del cuore è indistruttibile”.

Il legame tra l’acqua e la madre è associato alla perfetta corrispondenza che esiste tra l’acqua e il latte. Secondo l’immaginazione materiale ogni liquido è acqua, e ogni acqua è latte. Al di la dell’aspetto metaforico, da un certo punto di vista, per l’immaginazione materiale l’acqua, così come il latte, è un alimento completo e privo di mancanze.
Se tutto ciò che è solo un riflesso di ciò che era, allora l’infanzia, con le esperienze a essa collegata, costituisce la fase di maggiore importanza e formazione dell’individuo. L’influenza del pensiero freudiano appare qui facilmente individuabile.
In “A Ballad at Parting” Swinburne scrisse:

“Me the sea my nursing-mother…”

Il poeta è e resta il figlio del mare, e così abbiamo un’unità esistenziale, che va dall’infanzia all’adolescenza, fino all’età adulta:

“Sea and bright wind, and heaven ardent air
More dear than all things earth-born; O to me
Mother more dear than love’s own longing. Sea…”

L’acqua è un vero dono intimo fatto all’individuo, un qualcosa che richiama l’interiorità e l’anima. Secondo Swinburne anche il nuotare è un’azione carica di significato: essa è piacere e dolore insieme, ma soprattutto è una reale manifestazione di coraggio; in altre parole la gioia e il dolore sono sempre pronti a scambiarsi i ruoli.