L'accertamento con adesione in materia fiscale

Nel capitolo precedente è stata illustrata la disciplina dell’accertamento con adesione ex D.Lgs. n. 218/1997. Sono stati illustrati i profili generali e le problematiche principali dell’istituto, la procedura che sfocia nell’atto finale di adesione, gli effetti che tale atto produce, il beneficio della riduzione delle sanzioni e la rilevanza del versamento ai fini della definizione dell’atto.

Con riferimento in particolare alla procedura, è stato posto in luce come essa possa essere avviata tanto dall’Amministrazione Finanziaria quanto dal contribuente. Si è visto come quest’ultimo possa proporre istanza di accertamento con adesione nel caso gli sia notificato un avviso di accertamento ovvero a seguito di accessi, ispezioni, verifiche2.

Tuttavia il contribuente non gode della sola facoltà di proporre istanza per accertamento con adesione: con l’art. 83, comma 18, del D. L. 25 giugno 2008, n. 112, infatti, il legislatore ha introdotto un nuovo istituto, ossia l’adesione al processo verbale di constatazione. La verifica fiscale è il mezzo istruttorio più incisivo a disposizione degli uffici dell'Amministrazione Finanziaria, che si conclude con la compilazione del processo verbale di constatazione, atto che racchiude in sé la descrizione di tutte le operazioni constatate e le violazioni eventualmente rilevate.

Nel processo verbale di constatazione, pertanto, vengono esposte le risultanze delle operazioni di verifica giornalmente eseguite, i risultati conseguiti e le dichiarazioni rese dal contribuente o dal suo consulente. Dal processo verbale, quindi, devono risultare le modalità con le quali si svolge la verifica, l'indicazione dell'attività svolta, con la descrizione dell'organizzazione economica (illustrazione del processo produttivo), e dell'organizzazione amministrativa-contabile, la descrizione dei controlli effettuati, con l'indicazione degli eventuali rilievi di carattere fiscale nonché l'indicazione dell'eventuale contraddittorio svolto con il contribuente, con le domande rivolte e le risposte fornite, sottoscritto dal contribuente.

L’istituto dell’adesione al processo verbale di constatazione è stato inserito nell’ambito delle misure di definizione agevolata delle situazioni tributarie, nelle quali il contribuente ravvisa elevate possibilità che il Fisco possa sostenere con successo la propria pretesa: è, infatti, ragionevole ritenere che l’istituto sarà frequentemente utilizzato da quei contribuenti che sono consapevoli della probabile “non fruttuosità dell’impugnazione dell’avviso di accertamento, che in tal modo possono ritenersi stimolati a definire con questa nuova formula la loro pendenza con l’Amministrazione Finanziaria.

La sua disciplina, per questo motivo, è stata opportunamente collocata nell’ambito di quella dell’accertamento con adesione, mediante l’inserimento, nel corpus del D.Lgs. n. 218/1997, dell’art. 5-bis. La nuova disposizione persegue l’obiettivo dichiarato di “semplificare la gestione dei rapporti con l’Amministrazione fiscale, ispirandoli a principi di reciproco affidamento ed agevolando il contribuente mediante la compressione dei tempi di definizione”