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La sostenibilità ambientale nell'ambito degli appalti pubblici: analisi delle Università italiane nel triennio 2020 - 2022

L’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) nelle università

Dopo aver introdotto e trattato i temi di Sviluppo Sostenibile, Green Economy, Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi, in questo ultimo capitolo verrà riportata la procedura di studio sull’analisi della presenza nelle Università italiane pubbliche di una mentalità sostenibile all’interno delle loro politiche e in particolare dei CAM nei bandi di gara degli appalti pubblici.
Il fine di questa ricerca è individuare la presenza o meno, all’interno dei disciplinari di ogni Appalto Pubblico pubblicati dalle Università, dei Criteri Ambientali Minimi, con particolare riferimento alla categoria Appalti di Lavori e Opere, partendo innanzitutto dalla scelta di quale tipologia di criterio può essere applicato per l’aggiudicazione dell’appalto, in quanto tali scelte possono incidere o meno sulla stesura del disciplinare. Ad esempio, nel caso in cui la scelta da parte della stazione appaltante fosse quella che fa riferimento al criterio di aggiudicazione del prezzo più basso, ciò comporterebbe una realizzazione di un appalto non sostenibile, in quanto non è necessario il rispetto dei CAM. Questo non accadrebbe infatti, se il criterio di aggiudicazione scelto fosse il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, approfondito in precedenza nei primi capitoli.
Dopo aver effettuato la distinzione tra i due tipi di criteri, si analizzerà l’effettiva presenza dei CAM all’interno dei disciplinari di ogni appalto pubblico, quali tipi di CAM siano e quanto possano incidere nella fase di aggiudicazione.

Il campione di ricerca
Il primo step compiuto per poter individuare la presenza dei CAM negli appalti è stato scegliere il campione di università da analizzare.
A tal proposito, si è preso in considerazione la UI GreenMetric World University Rankings. Si tratta di un sistema di classificazione, creato nel 2010 dall’Università dell’Indonesia, che ha l’obiettivo di classificare le università mondiali per le loro attività legate alla sostenibilità e all’economia circolare. Attraverso un sondaggio annuale online, viene valutato l'impegno e le politiche adottate dalle diverse Università riguardo queste tematiche. Le classifiche vengono poi pubblicate ogni dicembre tramite il loro sito web, basandosi sui dati forniti dalle università partecipanti tra maggio e ottobre. A partire dal 2014, le università partecipanti vengono classificate in base ai seguenti criteri:
1. Edifici e infrastrutture: realizzare maggior spazio per le aree verdi e per la salvaguardia dell'ambiente, nonché un incremento del budget per lo sviluppo sostenibile del polo universitario.
2. Energia e cambiamenti climatici: aumentare lo sforzo nell'utilizzo di apparecchi per l'efficienza energetica e sviluppare le energie rinnovabili.
3. Rifiuti: programmi e trattamenti dei rifiuti per migliorare la gestione del loro smaltimento (ad esempio programma di riciclaggio, rifiuti tossici, rifiuti organici e inorganici, ecc.).
4. Acqua: ridurre lo spreco delle acque, aumentare il programma di conservazione e proteggere l'habitat.
5. Trasporti: attuare una politica dei trasporti per limitare il numero di veicoli privati utilizzati.
6. Educazione e Ricerca: creare la consapevolezza sulla sostenibilità, attraverso corsi su questo tema o pubblicarne delle ricerche.
Ogni anno il numero di università comprese nella classifica UI GreenMetric aumenta con l'inclusione di nuovi atenei provenienti da diverse parti del mondo. Attualmente il numero del ranking è composto da 1050 università provenienti da 85 paesi diversi.
Grazie al sito, inoltre, è possibile individuare quali sono le università italiane che ne fanno parte e come si sono classificate. Tramite un sistema di filtraggio di ricerca all’interno del sito stesso, è stato possibile considerare solo il contesto delle università italiane e ciò ha permesso di definire il campione di analisi di questa tesi.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La sostenibilità ambientale nell'ambito degli appalti pubblici: analisi delle Università italiane nel triennio 2020 - 2022

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Informazioni tesi

  Autore: Lorenzo Bocci
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2022-23
  Università: Università degli Studi di Firenze
  Facoltà: Economia
  Corso: Accounting e Libera professione
  Relatore: Elena Gori
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 113

FAQ

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Parole chiave

sostenibilità
appalti pubblici
green public procurement
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università italiane
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criteri ambientali minimi
codice degli appalti pubblici
criterio del minor prezzo
rete delle università per lo sviluppo sostenibile

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