Il bilancio sociale negli Enti Locali. Il caso del Comune di Jesolo

Il Comune di Jesolo con 23.575 residenti al 31/12/04, situato nella provincia di Venezia, ha una superficie di 96,5 kmq di cui circa un quarto è costituito dalla laguna di Venezia, ed il suo litorale ha un’estensione di 13 km. Esso svolge le funzioni istituzionali proprie degli enti locali, ma essendo l’economia della località basata prevalentemente sul turismo, l’ente dedica particolare attenzione a quei servizi che direttamente o indirettamente sono collegati all’attività turistica. Questa attività si qualifica sostanzialmente in due fasce. La prima, più importante, é legata al tradizionale turismo balneare e quindi alla stagione estiva; la seconda al turismo culturale, congressuale o d’affari che rientra invece nei periodi pre e post-stagionali.

La città arriva ad avere una media di 250.000 abitanti nel periodo estivo e l’Amministrazione Comunale si trova a “dover fare i conti” con una molteplicità di servizi da offrire, eventi da programmare per cittadini e turisti che, soprattutto in estate visitano questa località. Investire sul turismo significa pertanto presentare una città con servizi efficienti, con una Polizia organizzata che assicuri la tutela dell’ordine pubblico e la civile convivenza, con una particolare attenzione all’ambiente e alle sue varie sfaccettature. Dai pochi esempi fatti si evidenzia come il concetto di turismo sia, in realtà, radicato in tutte le altre occupazioni che ne caratterizzano l’attività amministrativa e come per gli altri settori anche questo va rendicontato. Il bilancio d’esercizio tradizionale non costituisce uno strumento sufficiente a rendere conto ai cittadini sul comportamento di un’AP.

I dati economico-finanziari non leggono l’attività e i risultati dell’amministrazione dal punto di vista del cittadino, che è interessato principalmente a capire in che modo essa svolge il suo mandato, quali sono le priorità e gli obiettivi d’intervento, quali i livelli di prestazione attesi e realizzati e soprattutto gli effetti prodotti dalla propria azione.
Dà qui, nel 2002, nasce l’esigenza per il Comune di coinvolgere maggiormente i portatori d’interesse, non solo in fase di concertazione dei principali interventi sul territorio, sull’economia e sul turismo, ma anche in fase di rendicontazione, per dare un ritorno di informazioni e creare la possibilità di valutare l’operato dell’Ente in un anno di gestione. I dipendenti del comune si confrontano da diversi anni con gli stakeholder, ma si sono resi conto che le informazioni giunte agli abitanti derivavano spesso dai quotidiani, dal giornale comunale, o talvolta dal sentito dire, più o meno attendibile, con la mancanza della visione d’insieme sull’utilizzo e la destinazione delle risorse economiche.