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L’ex Istituto Medico Pedagogico di Aguscello: una storia fra marginalità e leggenda

L’incendio: leggenda o verità?

Nel capitolo precedente sono state riportate diverse leggende “circolanti” sul web relative al Pedagogico. Tra queste, una afferma che un misterioso incendio sia stato il motivo della chiusura dell’Istituto.
La ricerca fra i documenti archiviati non ha portato a confermare questa voce, però, come un vecchio adagio popolare usa insegnare, in ogni leggenda c’è sempre un fondo di verità.
Pratiche giacenti nell’Archivio storico della Croce rossa testimoniano che il sito di via del Parco, nel breve arco dei suoi 15 anni di attività, è stato interessato da ben due incendi.
Il primo evento risale all’8 giugno 1968 (ironico il modo in cui la sorte volle che venisse celebrato l’ottavo anniversario di inaugurazione…), ed è descritto in un fascicolo comprendente la denuncia del sinistro all’assicurazione, la relativa pratica ed i lavori di riparazione e restauro per il ripristino delle funzionalità dell’immobile.
Dalla corrispondenza tra la Direzione e le Assicurazioni Generali emerge la sostanza del fatto: “Con la presente Vi informiamo che il giorno 8 giugno 1968, alle ore 18 circa, un fulmine colpiva il fabbricato di cui alla partita n. 1 della polizza suemarginata, arrecando danni per circa £. 200.000=”.
I preventivi della ditta idraulica “Frozzi A.” permettono di ricostruire che il fulmine “entrato da una finestra del refettorio” danneggiò sostanzialmente l’impianto elettrico e il locale delle caldaie, per un ammontare dei danni stimato di £. 207.000.
L’assicurazione rimborsò la CRI per la metà dell’importo del danno: £. 101.080.
Non risultano danni ulteriori al mobilio, alle strutture portanti o ad altre strutture architettoniche del sito.
Il secondo evento risale al 26 aprile 1973, ed è descritto in una comunicazione del giorno successivo al Presidente CRI del Comitato di Ferrara:
“La sottoscritta Sorella […] dichiara che alle ore 8.45 del 26 c.m. si è verificato un incendio nella caldaia di alimentazione dei termosifoni per cause imprecisate. Pare che i danni siano stati limitati poiché, appena avvertito il pericolo, sono stati isolati gli impianti. Si è richiesto l’intervento dei pompieri”.
Una relazione datata 11 giugno 1973 e relativa al mese di aprile testimonia che “si è sviluppato un incendio nella caldaia dei termosifoni. I danni sono stati riparati”.
Non stupisce il fatto che l’accaduto, in quest’ultimo caso, si sia depositato nell’immaginario e nella memoria collettivi sotto forma di leggenda metropolitana, se si pensa alla particolare congiunzione di determinati elementi: il fatto avvenne nel periodo in cui l’Istituto di Aguscello stava vivendo l’approssimarsi alla cessazione dell’attività (si ricordi che nell’aprile 1973 erano presenti solo 14 minori); le Amministrazioni provinciali, consapevoli dell’imminente sorte del Pedagogico, avevano ormai cessato di inviarvi “casi” da internare; per di più la necessaria mobilitazione dei vigili del fuoco deve aver fatto una certa impressione sia agli abitanti del piccolo centro della periferia ferrarese, sia al personale presente, sia ai piccoli ospiti ed alle relative famiglie.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L’ex Istituto Medico Pedagogico di Aguscello: una storia fra marginalità e leggenda

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Informazioni tesi

  Autore: Roberto Solera
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2011-12
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Scienze dell'Educazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Anita Gramigna
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 85

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Parole chiave

estetica
marginalità
ferrara
croce rossa
pedagogico
gregory bateson
aguscello
pedagogia sociale
minorati
manicomio minorile
istituto totale
seminario di ferrara
modello reclusivo-segregativo

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