Skip to content

La Procedura di infrazione davanti la Corte di giustizia dell'Unione Europea

L’Italia e le procedure in materia ambientale: un rapporto difficile

Qualora ci si soffermasse ad analizzare la situazione dell’Italia, relativa alle procedure di infrazione in materia ambientale, ci si rende conto a prima vista di come questa sia estremamente poco edificante.
Infatti i casi di inadempimento rilevati in materia dalla Commissione nel corso degli anni, relativi al nostro paese, sono sempre molto numerosi e, purtroppo, bisogna constatare come il trend non sia certo positivo.
A conferma di tale situazione, che si può anche definire "grave" in quanto persistente e lungi dall’essere invertito, nel 2004 è giunta anche una dichiarazione del Commissario responsabile per l’ambiente dell’U.E., la quale ha così dichiarato:
"i cittadini europei vogliono una protezione effettiva della loro salute e dell’ambiente in cui vivono. Devo purtroppo constatare- come tutti coloro che condividono le mie preoccupazioni per l’ambiente- che il governo italiano ignora l’esistenza di norme concordate da tutti gli Stati membri o disattende la loro applicazione . Questa situazione deve cessare: i cittadini italiani meritano un trattamento migliore".
L’analisi che segue è volta a chiarire sia gli aspetti amministrativo/organizzativi che statistici relativi alle procedure in materia ambientale.
In particolare relativamente al primo aspetto si evidenzieranno i soggetti e le procedure coinvolte in relazione a ciascuna fase della procedura stessa. Relativamente alla fase "precontenziosa" bisogna notare come, la "lettera di messa in mora" o l’eventuale "parere motivato", debbano essere indirizzati al Ministro degli Affari esteri.
Questi ha poi il compito di portarli a conoscenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, in particolare al Dipartimento delle politiche comunitarie quindi al Ministro competente per materia. In relazione ai rapporti che sorgono in base all’avvio della procedura, non si può fare a meno di notare come vi siano due diverse tendenze. Infatti da un lato permane l’idea, ormai da considerarsi superata, che il rapporto tra Stato e Commissione debba essere sempre basato su una mediazione attraverso le rappresentanze diplomatiche; dall’altro, sempre più spesso, viene portato avanti dagli organismi comunitari un atteggiamento improntato ad un rapporto sempre più diretto e meno mediato con le Amministrazioni centrali dello Stato. Nel caso specifico l’amministrazione competente è il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. Un ruolo importante in tale fase della procedura di infrazione è svolta dalle cosiddette "riunioni pacchetto". Queste sono incontri periodici tra i servizi della Commissione ed i rappresentanti degli Stati membri, nel corso dei quali vengono svolti dibattiti vertenti sulle contestazioni palesate dalla Commissione. In particolare vengono forniti chiarimenti necessari ad evitare che le contestazioni avviate arrivino alla fase "contenziosa", svolgono quindi una funzione sia chiarificatrice che mediatrice tra i partecipanti. Qualora la fase "precontenziosa" non abbia buon fine e la Commissione decida di avviare il ricorso davanti la Corte, competente ad assumere la difesa dello Stato in giudizio, è invece l’Avvocatura Generale dello Stato.
Per quanto riguarda l’organizzazione competente per il coordinamento della politica europea dello Stato, l’organo deputato ad esercitare tale funzione è il Presidente del consiglio ed in particolare in sua vece il Dipartimento delle politiche comunitarie. La questione assume importanza se si considera che è rara la circostanza in cui sia solo uno il Ministro interessato dalle questioni sollevate dalla Commissione: più spesso capita che sia più di una l’amministrazione coinvolta. Tale situazione ha agevolato il sorgere della prassi per cui il governo italiano risponde alla Commissione attraverso la Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’U.E. che è competente a trasmettere la "nota" che il Dipartimento forma al fine di raccogliere le osservazioni formulate dal ministero competente. La complessità burocratica di un tale procedimento, spesso, è alla base di un’inefficienza dello Stato in vista del rispetto dei termini concessi dalla Commissione per spedire le risposte. Ciò naturalmente non è indifferente ai fini del corso della procedura, in quanto in caso di mancato rispetto dei termini la Commissione è legittimata a procedere nella proposizione del ricorso. Alla luce di ciò è evidente come tale situazione debba essere risolta al fine di evitare allo Stato un dispendio di risorse che sarebbero utilizzabili altrimenti. Volendo ora analizzare quelle che sono le problematiche che hanno portato l’Italia in una situazione così deficitaria in materia ambientale bisogna analizzare una importante componente: il rapporto tra lo Stato e le Regioni.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La Procedura di infrazione davanti la Corte di giustizia dell'Unione Europea

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Marco Coletti
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2007-08
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurisprudenza
  Relatore: Paolo De Caterini
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 205

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi